La nostra aria, con Paolo De Luca
No2, No grazie! i cittadini per l’aria sono pronti a monitorare quello che respiriamo. Per Web Radio SenzaBarcode parliamo con Paolo De Luca.
Non sappiamo quello che respiriamo. Ma sappiamo che stiamo inquinando. Abbiamo già parlato di mortalità precoce a causa delle polveri sottili e del triste primato dell’Italia, al primo posto in Europa e undicesima nazione al mondo. Ma cosa può fare un cittadino per migliorare la situazione? Raccolta differenziata, uso della bicicletta, limitare al massimo le auto e i mezzi privati certo, ma può bastare. Le amministrazioni dovrebbero occuparsi di smaltire in maniera corretta i rifiuti, di far sì che il trasporto pubblico sia quanto più possibile di minore impatto sull’ambiente. Ci sono poi le navi, gli scarichi industriali, l’inquinamento dei mari…
L’elenco è troppo lungo, ma per questo non bisogna farsi spaventare, perché esistono già troppe persone che hanno paura di respirare l’aria della città, ci vuole cultura, collaborazione e rispetto. Ci vuole coinvolgimento di tutti. I Cittadini dell’aria è un’associazione Onlus si occupa di monitorare la nostra aria e di creare una mappa con dati precisi e affidabili.
Per il terzo anno la cittadinanza tutta, almeno di Roma, Milano e Napoli, è coinvolta in questa mappatura.
Morti d’inquinamento
“Proprio oggi” 28 novembre 2019 “e uscito un rapporto della commissione europea che parla di centinaia di migliaia di morti riconducibili all’inquinamento dell’aria in Europa” spiega il dottor De Luca “sono numeri impressionanti. Quello che noi andiamo a fare è ricondurre questa quota enorme, un po’ indistinta di morti per le varie sostanze inquinanti che ci stanno nell’aria, quindi parliamo di PM10, biossido di azoto eccetera, noi la riconduciamo in maniera certa, grazie ai nostri esperti del comitato scientifico, alla quota di biossido di azoto.”
Paolo De Luca continua “dopodiché si va a bussare con forza ai Sindaci e ai Governatori di regione e al Parlamento… su Roma e Milano ha già avuto effetto, dove sono già in vigore dei provvedimenti per la riduzione del traffico, a Roma dal primo novembre, è operativo il divieto per i diesel Euro 3 all’interno dell’anello ferroviario…”
Accedere al progetto è molto semplice, basta collegarsi al sito ufficiale di Cittadini per l’aria e cliccare su partecipa. Dal primo di febbraio si potrà cominciare con le 4 settimane di monitoraggio per partecipare a questa importante iniziativa. Vi consiglio di seguire tutta l’intervista con Paolo De Luca, ricordandosi che rappresenta anche Salvaclisti, Associazione per ciclisti urbani che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto a Roma dialogando con i cittadini, le aziende e le amministrazioni. Ovviamente anche dal sito Salvaciclisti Roma è possibile aderire alla campagna NO2, NO Grazie! Per il 2020.
Foto di Cindy Lever da Pixabay