Oltre ciò che vedi. Inspiration Porn
Stella Young, attivista ed attrice disabile, durante un Ted Talk a Sidney nel 2014 ha parlato della narrazione orribile che spesso si fa della diversità che lei definisce Inspiration Porn che tradotto sarebbe pornografia motivazionale.
Le persone disabili sono spesso riconoscibili da caratteristiche fisiche proprie. Il ragazzo down dagli occhi a forma di mandorla, l’ipovedente dagli occhiali scuri, il paraplegico dalla carrozzina e l’autistico dalle cuffie antirumore sulle orecchie. Quello che non vediamo sono i loro sogni, i loro desideri e le loro aspirazioni. Forse pensate che il loro primo desiderio sia quello di poter camminare oppure vedere oppure avere un cromosoma in meno.
L’attrice, che vive da sempre accompagnata da una carrozzina, racconta la sua infanzia felice, contornata da amici e familiari. Nel suo racconto niente fa pensare che la sua condizione possa essere in qualche modo di inferiorità. Crescendo invece ha cominciato ad incontrare persone che volevano premiarla per dei risultati che di eccezionale non avevano niente o che volessero da lei dei discorsi motivazionali.
Ha definito questa categoria di persone che vogliono creare dei miti e delle iconografie motivazionali in persone con disabilità, per rafforzare il tema dell’inclusione sociale non come una conquista ma come merito personale, Inspiration Porn. Stella Young piega di usare deliberatamente il termine porn poiché oggettivamente si tratta di un gruppo di persone a beneficio di un altro gruppo di persone.
Il Ted Talk a Sidney del 2014
Nel Ted Talk del 2014 racconta di quando, già insegnante al college di Melbourne, un allievo le chiese un discorso motivazionale, adducendo come scusa che quando incontrano una persona con disabilità generalmente la fanno in Aula Magna e le viene chiesto un discorso di ispirazione motivazionale.. Da allora capisce che le altre persone vedono i disabili come fonte di ispirazione. Il messaggio che passa è se lo ha fatto lui può farlo anche tu.
La disabilità in sé per sé non rende eccezionali. E i desideri delle persone con disabilità non sono identici ai nostri, semplici e legati alle necessità della vita quotidiana: scoprire un modo per raccogliere gli oggetti da terra quando cadono, oppure trovare come ricaricare il telefono dalla carrozzina.
Stella conclude che si potrà parlare di vera inclusione mentale quando si scardinerà l’ Inspiration Porn e un allievo non rimarrà sorpreso dall’avere un insegnante in carrozzina.
La disabilità non rende eccezionale, ma mettere in discussione ciò che pensi di sapere al riguardo sì, lo fa.
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