Cronaca

Aprire un’agenzia investigativa: come fare?

Riuscirebbe Sherlock Holmes a divincolarsi tra la burocrazia per aprire la sua agenzia investigativa?

In un momento dove il lavoro scarseggia è bene dare seguito alle proprie inclinazioni, particolarità e attitudini. Nascono così le nuove attività sul web, agenzie di servizi tecnologici o alla persona. Anche un’agenzia investigativa può essere una buona idea per chi, dopo la dovuta preparazione, decide di intraprendere l’iter, non così semplice, per diventare un professionista in regola con le normative.

Non ci si inventa investigatori

Per aprire un’agenzia investigativa, il titolare deve possedere una laurea in Giurisprudenza, Psicologia Forense o Scienze Giuridiche. Deve aver concluso le 80 ore di un corso organizzato direttamente dal Ministero dell’Interno. Infine gli toccano tre anni di praticantato presso un’agenzia avviata. Insomma un iter complesso, ma assolutamente necessario per un lavoro tanto delicato.

Poi c’è la burocrazia! Dalla Partita IVA alla “Scia”, la segnalazione d’inizio attività.

Questa può essere, paradossalmente, la parte più arcaica, ma non è ancora abbastanza: serve la licenza. Aprire un’agenzia investigativa, oltre i prerequisiti, richiede quindi una certa capacità nel disbrigo delle pratiche, oltre che una discreta disponibilità economica: come da DM 269/2010, il costo per essere liberi di investigare a 360°, è di 50mila euro.

Ci saranno poi da calcolare le spese di affitto del locale dove si riceveranno i potenziali clienti, l’auto, l’attrezzatura e prevedere eventuali collaboratori. Insomma un investimento significativo.

Serve aiuto?

Se l’idea di passare le giornate tra SPID, firma elettronica, sportelli on e off line non vi entusiasma troppo, sappiate che si può chiedere aiuto.

Ci sono delle possibilità per “alleggerire il carico” di lavoro richiesto per cominciare l’attività. SenzaBarcode segnala, ad esempio, Fiscozen come soluzione low cost per aprire e gestire la Partita Iva. Un servizio di consulenza fiscale “all inclusive” per professionisti e imprese individuali, che garantisce il perfetto svolgimento, e mantenimento, di tutte le incombenze, e molte altre funzionalità

Sappiamo che l’Italia non brilla, rispetto all’Europa, per agilità nello svolgimento delle pratiche burocratiche, ma siamo anche al corrente di quanto potrebbe essere grave, e costoso, gestire malamente alcuni aspetti.

Forse si potrebbe pensare che, dopo tanta preparazione e investimenti, sia il caso di “cavarsela da soli” e gestire da soli anche questi aspetti: può essere vero, ma su certi argomenti è sempre consigliabile farsi seguire e tutelare da un espero.

Così come non vorremmo mai incappare in un’agenzia investigativa gestita da investigatori impreparati, così è bene che le pratiche siano svolte a regola d’arte.

Per maggiori informazioni lasciamo il collegamento con la pagina del Ministero.

Foto di Eric Neil Vázquez da Pixabay

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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