Arte e Cultura

Love, Death and Robots l’arte di Netflix

Uno degli show più amati e chiacchierati disponibili su Netflix è la serie antologica Love, Death and Robots.

Recentemente lo show è tornato a far parlare di sè per l’annuncio della nuova stagione (uscita il 14 maggio) e per la terza (in arrivo nel 2022).
Ma come è nato questo incredibile show?

Tutto inizia nel 2008 quando le menti di David Fincher (Seven, Fight Club) e Tim Miller (in quel periodo ancora sconosciuto) decidono di proporre alla Paramount il remake del cult d’animazione del 1981 Heavy Metal. Il progetto alla fine venne cancellato per mancanza di fondi.
Nel 2016 (dopo l’uscita dell’opera prima da regista di Miller, ossia Deadpool), Fincher e Miller propongono a Netflix uno show che presentasse lo sperimentalismo e la follia di Heavy Metal in un nuovo show originale.

Il 15 Marzo 2019 esce la prima stagione e viene accolta benissimo da pubblico e critica (la serie vince 5 Emmy Awards)

La serie riprende moltissimi elementi dal cult degli anni ‘80. Il film, come nello show di Netflix, è diviso in episodi (ognuno auto-conclusivo); vengono trattate le tematiche del sesso, la violenza, la fantascienza e la morte; entrambe sono orientate verso un pubblico più adulto ed, infine, i due prodotti puntano sullo sperimentalismo nell’animazione.

Se nella pellicola diretta da Gerald Potterton si faceva uso di musiche rock e punk (inedite per il genere) e della tecnica del rotoscopio, nel serie Netflix vediamo l’alternarsi di animazione 2D stilizzata con uno stile 3D tendente al realismo.

Fra tutti i prodotti d’animazione degli ultimi anni, sicuramente Love, Death and Robots è stato fra i più rivoluzionari ed innovativi. Netflix (piattaforma in cui i numeri e le visualizzazioni non sono così pesanti come nei box office dei cinema) è il luogo perfetto per questa raccolta di cortometraggi che sanno unire perfettamente tematiche adulte con lo sperimentalismo.

Ascolta

Giovanni Salomi

Giovanni Salomi è nato a Busto Arsizio il 12 febbraio 2001. Studente di cinema presso il DAMS di Bologna. Fin da piccolo appassionato di cinema, ha sempre studiato con interesse tutto ciò che sta davanti e dietro le quinte. Dal 2016 al 2020, scrive presso il portale “L’Informazione” con la rubrica “Il film del fine settimana”, nella sezione “Conoscere e sapere”, in cui presenta le pellicole del momento. Per tre anni, co-presenta un programma radiofonico, “B-Movie”, insieme a Giovanni Castiglioni, dove approfondisce e discute le ultime novità nel mondo del cinema. Per svariati anni ha collaborato con i cinema della zona di Busto Arsizio (ha lavorato presso il Teatro Sociale ed il Cinema Lux).

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