Goghgauguin al Teatro Lo Spazio, fino al 4 febbraio
Al Teatro lo Spazio il debutto nazionale del testo premio Fersen alla drammaturgia 2015 Goghgauguin, scritto e diretto da Biancanives Togliani con Adelmo Togliani, Guido Targetti e Adele Tirante.
Premio Fersen alla drammaturgia 2015, in Goghgauguin Biancanives Togliani – come afferma la Giuria del Premio – “mette in scena con ottimo ritmo teatrale il complesso sentimento di profonda amicizia che lega Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, inficiato tuttavia dall’insopprimibile gelosia di Paul verso Vincent, che egli è costretto a riconoscere superiore a lui. In un dialogo immaginario a posteriori, i due raccontano e confrontano il ricordo di quel burrascoso periodo di vita in comune a cui dà il suo contributo, da saggia moderatrice, anche Sien, la prostituta amante e modella di Van Gogh”.
Il dramma di Biancanives Togliani racconta di quando i destini di Vincent Van Gogh, Paul Gauguin e Sien Hoornik (la prostituta amante di Van Gogh) si incrociarono nel periodo della Casa Gialla ad Arles dando vita ad un ménage à trois.
“Alla realtà storica dell’incontro tra i due artisti –afferma l’autrice e regista Biancanives Togliani – ho inserito il personaggio di Sien. Vincent aveva realmente vissuto una storia con lei a Parigi e le aveva dedicato alcuni disegni, il più celebre intitolato “Sorrow”, ma nella realtà non è mai stata con loro ad Arles. Nella mia visione Sien, dopo anni da quella notte che se ne andò da casa di Vincent sparendo nella pioggia tra i vicoli di Montmartre, va a cercarlo ad Arles proprio mentre Paul è suo ospite nello “Studio del sud”. Alchimia e tensioni di una grande amicizia tra i due famosi pittori alla presenza di una donna che si muove nelle loro esistenze, in un periodo indimenticabile dopo il quale non si sarebbero più rivisti e che ha segnato la loro vita.
Paul invidia a Vincent di essere il vero genio tra i due, ammettendo che sarà lui “quello ricordato dalla storia” e insidia Sien, non per amore, ma per estorcerle informazioni sul lavoro artistico dell’amico. Vincent sacrifica il suo sentimento per Sien e accetta che lei si dia a Paul, perché lo adora. Sien incarna la funzione dello storyteller, colei che osserva e che racconta. I tre personaggi -prosegue Biancanives Togliani – sono sempre in scena e si muovono in un luogo che rappresenta sia il “vissuto”, sia il mondo del ricordo, rimandando allo spettatore la percezione del dubbio: questi momenti li stanno vivendo adesso, o li stanno solo ricordando? Sia quando le loro strade si sono divise, sia quando non si sono ancora incontrate, i personaggi sono “già” o “ancora” in scena a osservare i nodi del loro rapporto che si forma, si sviscera o finisce?
L’assenza di cronologia serve a sfumare il confine tra l’ ‘agìto’ e ‘il ricordo’
L’opera è divisa in capitoli che scandiscono i temi piuttosto che il tempo: Incipit/ Sien: la tristezza/Paul: l’attesa/Il monaco e Casanova/L’idillio/En plein air/La collisione dei mondi/La consegna dell’orecchio/Le sedie/Ricovero volontario.
Le ambientazioni sono risolte come fossero la materializzazione dei bozzetti disegnati di getto da un pittore, mantenendo la scarsità di informazioni di uno schizzo a matita.Sedie, quadri, valigie, un letto, un baule entrano ed escono di scenamentre la luce riveste un ruolo importante nei cambi di spazio e degli stati d’animo, per mantenere fluido il senso cui è affidato l’aggancio tra un dialogo e l’altro.”