Cronaca

Cittadini uniti, petizione contro Smartbox: 100 mila firme

Gravissimo scandalo quello che ha visto coinvolta la società Smartbox: dopo un recente controllo da parte della Guardia di Finanza poiché pare che non abbia pagato le tasse per una somma che supera i centoventi milioni di euro.

Si tratta di una cifra non indifferente e visto il grandissimo successo della società che opera sul web, e dal grandissimo numero di vendite, la Guardia di Finanza ha deciso di effettuare un controllo sull’operato dell’azienda, scoprendo dunque un losco giro che prende il nome di stabile organizzazione occulta.

Che cosa significa questo termine?

L’azienda Smartbox Italia, che ha ben due sedi, di cui una a Roma e l’altra a Milano, si sarebbe comportata in maniera completamente autonoma, ovvero allacciando rapporti di tipo economico con fornitori e clienti, come se la stessa azienda fosse nata in Italia e dunque non dipendesse da nessun’altra società.

La Smartbox in Italia ha continuato a vendere i suoi prodotti, ovvero i coupon, formula molto apprezzata dalla comunità del web, che dunque avrebbe continuato a compiere degli acquisti ignara di quello che stava compiendo l’agenzia alle loro spalle.

Questa infatti, nel momento in cui vi erano tasse e IVA da pagare, non avrebbe effettuato i versamenti in Italia, ma bensì in Irlanda, dove si trova la società madre: questo comportamento viene giustificato dal fatto che gli sgravi fiscali, sul suolo irlandese, siano meno pesanti di quelli italiani, con conseguente risparmio da parte dell’azienda Smartbox Italia.

Inoltre, pare che alla società madre irlandese, le due sedi italiane non fatturassero il tanto venduto, ma bensì si limitassero a emettere delle mini fatture, in maniera tale che le spese da sostenere fossero inferiori rispetto quelle che in realtà avrebbero dovuto sostenere.
Si potrebbe trattare quindi di una truffa ai danni dello Stato, dei cittadini e dei commercianti che non è di certo passato inosservato: la notizia infatti è stata subito resa pubblica sulle pagine di alcuni quotidiani, e come spesso accade, la stessa notizia ha fatto il giro del web in tempi brevissimi, senza dunque attendere che le acque si calmassero.

Questo ha fatto salire la rabbia del web: le persone che possiedono un’attività commerciale, e che pagano regolarmente le tasse non hanno digerito la questione, dato che si trovano tartassate di pagamenti da effettuare periodicamente, pur di continuare a mantenere in vita ed in regola la propria azienda.

Lo stesso vale per i cittadini, che si trovano, giorno dopo giorno, a vivere una situazione veramente pesante che deriva dal continuo pagamento di ogni tipo di tassa, tra cui l’ultima poco gradita TASI, che ha visto coinvolti anche coloro che abitano in una casa in affitto.
E proprio da quest’insieme di sentimenti di sdegno e rabbia che sul web è apparsa una particolare petizione, dove si invitano le persone a firmare affinché la Smartbox paghi i suoi debiti. E’ possibile firmare la petizione attraverso il portale di Activism
La petizione è infatti abbastanza chiara: i cittadini voglio che la società saldi il proprio debito e torni ad essere in regola, permettendo dunque allo Stato di recuperare quella somma di denaro elevata sottrata in maniera indegna da parte dei titolari dell’azienda Smartbox Italia.

Una polemica che ha toccato anche tanti altri argomenti, come la difficoltà nel pagare le tasse, ed il cercare di ristabilire legalità in un Paese dove ormai solo chi riesce a mettere in pratica queste truffe di ogni tipo riesce a sopravvivere tranquillamente.

Gli italiani dunque sono chiamati ad unirsi contro Smartbox: bastano solo centomila firme per far sì che lo Stato, la Guardia di Finanza e le altre autorità facciano una qualsiasi cosa per mettere alle strette la Smartbox e costringerla dunque a pagare i suoi debiti.

Una firma per la legalità e per la giustizia in un Paese dove questa viene a mancare sempre di più giorno dopo giorno: una sola firma potrebbe fare la differenza, e permetterebbe di recuperare un piccolo pezzo di legalità sottratta in maniera truffaldina dai così detti furbetti.

Carmine Di Donato

Sin da piccolo ho avuto passione per l’informatica, e crescendo ho sviluppato una gran predisposizione per il disegno, ma anche per la natura, tanto che mi sono laureato in Scienze e Tecnologie per l’ambiente. Le mie più grandi passioni oggi? Scrivere, i Social Network e lo Sport. Seguitemi su: Twitter: @car_didonato o Google +: carminedidonato

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