Intervista a Mario Teodoro Pizzorno, disabile di Ronco Scrivia
La storia di Mario Teodoro Pizzorno, un disabile che da anni denuncia irregolarità nei suoi confronti. La sua battaglia procede imperterrita nel silenzio generale. Di seguito l’intervista integrale.
Mario Teodoro Pizzorno ne ha viste di tutti i colori. Purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, le esecuzioni di sfratti sono aumentate a dismisura e intere famiglie, anche con bambini piccoli, si trovano all’improvviso letteralmente per strada. Nel leggere l’appello che Mario Teodoro Pizzorno ha inviato alla nostra redazione, si evidenziano tutte le storture di un sistema orientato solo al guadagno e che non tiene conto di niente e nessuno. L’intervista è nata dall’esigenza di raccontare meglio l’esperienza e la vita di Mario. Pensavo di scrivere un articolo e invece ho capito che la cosa migliore sarebbe stata lasciare spazio alle sue stesse parole.
Chi è Mario Teodoro Pizzorno?
Mario Teodoro Pizzorno forse è una persona troppo Onesta, Leale e Sincera! Cominciamo con il dire che sono incensurato, che ho 59 anni, che sono sposato da 33 anni con Maria e che ho avuto una vita molto difficile, senza però essere stato mai in galera, senza aver mai rubato, senza mai aver fatto uso di droghe, senza aver mai emesso assegni falsi, senza mai essermi comportato male nella vita e nei confronti di nessuno, senza mai, senza mai. Sono pieno di difetti: sono Romantico, Sognatore, Idealista e però pragmatico all’occorrenza, la mia professione principale è stata per 20 anni quella di ispettore di saldatura ultrasonista di secondo livello, ho però svolto anche per necessità, per sopravvivere quando ero disoccupato, varie mansioni lavorative in molteplici mestieri, dal lavar le scale al dirigente d’azienda. Sono probabilmente affetto dalla Sindrome della Crocerossina, infatti nella vita sono sempre stato disponibile con chiunque, sono un peccatore come tutti gli altri ma sono probabilmente uno dei più puliti in assoluto in Italia, ho le idee chiare su cosa è la Vita e su come ci si debba comportare! Sono diventato Credente per scelta, guardando le stelle… Sono propenso a riconoscere i miei errori, tendo a considerare tutti Fratelli ma sento l’odore a distanza delle persone, specialmente di quelle malvagie. Vorrei un mondo diverso, migliore, come scrissi nel mio Blog. Sono irremovibile sul settimo comandamento! Non mi do della pittura da solo, ma conosco esattamente il mio valore pur rimanendo una persona umile, spesso parlo e scrivo per metafore, circonlocuzioni, iperboli, non sempre comprese, credo anche che un pizzico di presunzione sia importante nella vita se usata nelle materie dove si ha profonda conoscenza. Probabilmente per tutte queste tutte mie peculiarità inusuali, alle volte vengo travisato e osteggiato, forse qui nel mio paesino ho fatto involontariamente (quando ero intenzionato, mi ero messo in testa di diventare sindaco di Ronco Scrivia) mettere in conto a qualcuno, con le mie provocatorie esternazioni (ho dichiarato e scritto che avrei, se fossi diventato sindaco, messo la prima patrimoniale d’Italia, una seconda farmacia, che avrei aiutato i poveracci, che avrei controllato i conti del mio comune a partire dal 1946 etc. etc…), che se avessi corso per una carica in comune, avrei poi potuto fare traballare lo statu quo nel mio paesino. Sono sempre stato, nonostante tutto, una persona Felice, oggi continuo ancora ad esserlo, pur accusando i danni delle intemperie della Vita, che (anche se penso che nella esistenza non accada mai niente a caso), mi hanno però reso disabile. Sono Genovese, sono Ligure, quindi tenace, non riuscirà nemmeno la inaspettata, repentina malattia che mi ha reso invalido, a fermarmi.
Perché ha iniziato a lottare?
Avevo sempre detto che quando avessi sentito l’arrivare degli imbuti mi sarei vestito da Partigiano e avrei iniziato a combattere. Così è stato. Nell’anno 2005/2006 ho ripreso ad interessarmi più assiduamente di Politica, però in modo abbastanza passivo. Voglio dire che non ho fatto nessuna attività (se non di partecipare a qualche manifestazione come quella del 04 dicembre 2009 a Genova, oppure a qualche evento come quello di Woodstock 5 Stelle Cesena e nulla di altro), anche perché non potevo permettermelo finanziariamente, fare politica costa, inoltre anche per via della nostra situazione famigliare che era attanagliata da vari problemi, quali, per esempio, quello legato all’alzheimer della mia cara suocera, della quale ho un ottimo ricordo e con la quale ho convissuto per circa 25 anni. Tuttavia non potevo stare più a guardare la nostra Italia che stava andando a rotoli e così, pur non potendo fare molto per vie delle mie problematiche soprattutto finanziarie, ho iniziato, nel tempo libero, a seguire la nascita della Fabbrica del Programma di Prodi, poi la LISTA CIVICA NAZIONALE (Beppe Grillo era uno dei primi firmatari assieme a Marco Travaglio) capeggiata da Roberto Alagna, Elio Veltri, Oliviero Beha, Pancho Pardi, e poi ancora a seguire i Meetup di Beppe Grillo, poi PBC di Fernando Rossi etc. Scrissi molti post in Rete e dovunque, cercando di sensibilizzare sul disagio dei meno abbienti, poi, nell’anno 2009, pestai i calli con una piccante lettera e-mail ai vari Brunetta, Gasparri e a circa 300 parlamentari, tanto che una di loro mi rispose “male.” Pubblicai la sua lettera omettendo il nome e cognome della Onorevole signora, a scanso di possibili querele. Continuai a battagliare per il Bene Comune in Rete in vari Blog, Meetup, Network, scrivevo ai Grillini in erba, quando erano ancora all’orticello, nei circa duecento meeetup ai quali ero iscritto, tentando di aggregare, aggregare, aggregare e scrivevo di entrare nei comuni e al Parlamento. Mi consideravano un Marziano i vari Fico, etc. che ai tempi però qualche volta mi rispondevano. Poi l’11 maggio 2010 arrivò lo sfratto, finimmo letteralmente in mezzo alla strada e io e mia moglie ripieghiamo nel nostro negozio di 28 metri quadrati senza servizi igienici, mentre mio figlio venne ospitato, per circa quattro mesi, presso una nostra amica Cagliaritana, che risiede qui a Ronco Scrivia. Dal fatidico incontro con il mio sindaco Simone Franceschi avvenuto il 02 gennaio 2010, iniziò una vera e propria battaglia di civiltà che perdura fino ad oggi, in quanto i preposti alla tutela dei disabili, dei vulnerabili, dei meno abbienti prevalentemente del mio comune, con i quali ho avuto a che fare, secondo me, non furono in grado di gestire una, all’inizio, semplice situazione come la nostra. Sarebbe bastato poco. La situazione in questi cinque anni evidentemente si è incancrenita, ora il contesto è diventato indubbiamente complicatissimo, per le denunce che ho inoltrato alle autorità competenti contro il mio sindaco, contro l’assistente sociale Elena Doglio, per tutte le lettere che ho scritto alle varie personalità Istituzionali e per tanti altri motivi che posso, su richiesta, spiegare nei minimi particolari. Sta di fatto che ad oggi dopo 5 anni sono ancora qui a battagliare, per cercare di ottenere una vita decente per la mia indivisibile famiglia. Dal 2012 sono diventato disabile forse anche per tutte queste sofferenze, e chiaramente faccio molta più fatica a difendermi perché posso fare solo pochi passi, e poi sarebbe Giusto che qualcuno di competenza mi spiegasse se ho subito un reale danno biologico, se sono diventato disabile anche per tutte queste sofferenze, e se perlomeno questo calvario ha scatenato o perlomeno accelerato la mia invalidità. Qualcuno mi dovrebbe dire se ci sono delle responsabilità e di chi, se mi spetta un indennizzo, io non voglio avere ragione per forza, desidero solo Giustizia! In tutti i modi, per chi non capisce dal naso come i pesci, in buona sostanza, comprenderà facilmente che io non lotto solo per me, ma anche per i nostri figli, nipoti, insomma per le future generazioni!
Il Comune di Ronco Scrivia non è in grado di garantire il rispetto dei diritti dei disabili e di quanti versano in stato di necessità?
Bisognerebbe chiederlo a loro, io ho fatto tutto da solo compreso la domanda delle case popolari (forse dovrebbero presto assegnarmela), da loro aiuto ricevuto praticamente vicino allo zero, quel poco che ho ottenuto è dovuto al fatto che ho interpellato decine di persone autorevoli, preposti alla tutela dei vulnerabili, alte cariche Istituzionali, che hanno convinto (a mezzo lettere cartacee, telefonate, e-mail) i preposti comunali a mollare qualcosa alla mia famiglia, abbiamo quindi ricevuto in 5 anni: 20 quintali di legna da ardere (ventilai di denunciarli per omissione di soccorso), due bollette E.N.E.L appartenenti alla casa da dove siamo stati sfrattati dopo 20 anni di residenza (non pagarono però 50 euro della bolletta della corrente elettrica del nostro negozio, unica fonte di sostentamento, come si evince anche dall’ interrogazione parlamentare 4-080094 sul nostro caso), 40,00 euro in vaucher da spendere presso la COOP per i mesi di luglio, agosto, settembre 2012, dei biglietti dell’autobus per mio figlio nel 2010 ancora studente liceale e un paio di scarpe ortopediche indispensabili per la mia patologia. Se non erro, niente di altro. In questa intervista, non ho menzionato i 3720,00 descritti nella lettera del 08 ottobre 2012, perché sono comunque stati letteralmente gettati dalla finestra. Con tutti quei soldi (dei Cittadini Italiani) spesi per il nostro vitto e alloggio per un solo mese, avrebbero potuto tranquillamente saldare la nostra intera morosità pregressa evitando lo sfratto e soprattutto questo putiferio! Scrissi anche alla Corte dei Conti di Roma e Genova, quella di Genova non mi rispose, per sollecitare un controllo e anche per cercare di spingerli a verificare se non ci fosse stata una discriminazione verso la nostra famiglia. Io non so quanti soldi sono entrati nelle casse del mio sindaco e delle assistenti sociali dal 2010 ad oggi, per cui non so come, quando e a chi sono stati distribuiti i soldi per le emergenze, per la tutela dei meno abbienti, nonostante avessi chiesto per e-mail di poter verificare tutte le entrate e uscite delle casse del sindaco e delle assistenti sociali. Secondo me ci sono nella nostra vicenda situazioni “inspiegabili”, per esempio, perché quando, appena sfrattati, ci accasarono per un mese nella camera ammobiliata, l’assistente sociale Elena Doglio ci impedì di scaldarci persino la colazione con la cucina a gas che si trovava nella stanza? Tutta questa Vergognosa vicenda di cui le sto scrivendo una minima parte, è poi, dopo tutti gli altri innumerevoli frangenti, sfociò nella Giustizia disattesa, di cui magari, se vorrà, faremo un’altra futura, circostanziata intervista. Gentile Cristina Di Pietro, nella sua interezza la nostra vicenda non è una comune storia di una famiglia di sfrattati, di nuovi poveri, sarebbe riduttivo pensarlo, anzi io credo che sia piuttosto una storia di epurazione preventiva di un futuro possibile politico nonché sindaco con i baffi! Ma sono così pericoloso? Eppure credo di essere un pezzo di pane…
Adesso vive in un appartamento donatogli dalla Chiesa, in precedenza ha avuto delle difficoltà anche con la comunità ecclesiastica?
Assolutamente no! Tranne, proprio a voler considerare tutto, quel piccolissimo, unico, screzio che avvenne presso la Caritas di Genova Busalla con la signora Mirella, una saccente signora, indispettita a priori, che mi negò persino il pagamento di una bolletta, di 50,00 euro relativa al nostro negozio di cucito in Ronco Scrivia, a cui staccarono la luce, allontanando così, oltre ad aver perso quei pochi euro di incasso giornalieri che ci avrebbero fatto soffrire un po’ meno, tutti i nostri clienti, tranne alcuni temerari che sfidarono, in alcuni casi forse inconsapevolmente, il sindaco Feudatario di Ronco Scrivia! Questa signora poi venne a dire addirittura vicino al nostro negozio che eravamo cari, ingordi nei prezzi, quando tutto il paese conosceva perfettamente la mitezza dei nostri prezzi (quando ci fu l’avvento dell’euro, non feci come tutti 1000 lire un euro, trasformai semplicemente le lire in euro), pensai quindi che i suoi atteggiamenti non fossero farina del suo sacco e che fosse stata manipolata, mandata da qualcuno, che non era certamente la Chiesa, forse fece un favore ad un suo amico, a dei suoi amici? Perché non pagare una bolletta da 50 euro? Naturalmente prima provai a farla pagare al mio comune che non la pagò, per quello che andai dalla signora Mirella alla Caritas. Tuttavia non diedi molto peso alla spocchiosità della signora Mirella e a quel frangente. Da moltissimo tempo non vado in Chiesa perché, secondo me, in alcuni casi notavo che non combaciava perfettamente l’insegnamento di Gesù con quello che poi accadeva in alcuni casi come, ad esempio uno su tutti, i tristi casi di pedofilia che oggi sono alla ribalta nazionale e che sono scacciati, puniti, finalmente, ora da Papa Francesco. In tutti i modi, riconosco contemporaneamente che la Chiesa è una cosa Grande per mille motivi e che è da seguire, soprattutto questa di Papa Francesco Jorge Mario Bergoglio, che sta tentando, fra mille insidie, di farla ritornare agli insegnamenti del Vangelo. Se Papa Francesco seguiterà così, mi sa che mi toccherà ritornare ad ascoltare la messa ma, certamente non essendo un ipocrita, dichiaro altresì che dipenderà, senza nessun riferimento preciso, da chi sarà il parroco, ipoteticamente, tanto per non lasciar ombra di alcun dubbio e per capirci meglio, affermo che non accetterei di perdere la mia elevata Dignità anche se a chiedermelo fosse il nostro amato Santo Padre, io credo di essere un Uomo Libero, per questo probabilmente sono abbastanza solo. Ma non me ne dispiaccio più di tanto!
Chi è stato dalla sua parte in questi anni?
Complicato rispondere a questa domanda, perché è difficile avere le prove certe per dimostrare quali siano stati i santi e le barbe finte cioè i falsi, non sempre si fa una cosa con il Cuore, alle volte si fa per poter dire “io mi sono comportato bene, o per lavarsi la coscienza! Personalmente apprezzo di più chi ha un solo panino e me ne offre un pezzetto, di un altro che ha un enorme panificio e me ne dona un kg. Tuttavia, posso affermare che molte persone, dallo studente che mi inviò 10,00 euro per sostenermi, all’europarlamentare che mi prestò i soldi nel 2010 per acquistare la chiavetta Adsl che mi ha permesso di rialzarmi ed arrivare fin qui, alla nostra amica Daniela che ospitò mio figlio per 4 mesi a casa sua, poi alla signora Flora che mi ha dato qualche giorno prima dello sfratto un magazzino a gratis per ricoverare le nostre scarabattole, e ancora alle decine di persone che, nel 2010 scrissero moltissime e-mail al mio sindaco spronandolo a darci la chiave e sollecitandolo ad aiutarci, e poi ci furono i solleciti del Difensore Civico Regionale, del Presidente della Repubblica , di alti funzionari del Ministero della Salute, etc… Devo anche ringraziare il deputato Mario Sberna che mi inviò 500,00 euro, altresì il senatore Gianluca Castaldi che mi ha pagato la bombola per cucinare per alcuni mesi (poi però non mantenne la promessa di fare una sua interrogazione parlamentare sul suo caso, forse Grillo l’avrà sconsigliato), il senatore Stefano Pedica autore della interrogazione parlamentare 4-08094 del 02 08 2012, e per di più alcuni nostri compaesani ci aiutarono fra cui il mio compaesano Coclite che ci diede 200,00 euro che permisero a mio figlio piccolo di diventare ragioniere. Un ringaziamento particolare al Giudice genovese Daniela Canepa che con un provvedimento di urgenza mi fece riattaccare subito il gas staccato arbitrariamente. Ringrazio anche i miei amici di infanzia e mi scuso con coloro che avessi dimenticato, sono sopravvissuto lungo il mio cammino di nuovo povero anche grazie a tutte queste persone, nel mio Cuore so chi ha fatto una buona azione per senso del dovere, chi per non venir un domani criticato, chi per apparire, chi per compassione, chi disinteressatamente e chi no. I politici eletti, consiglieri comunali, assessori, di governo e di opposizione insediati nel comune di Ronco Scrivia, nonostante le mie copiose istanze, non mossero mai un dito per aiutarmi! Come il deputato pentastellato che venne a Ronco Scrivia nel mio negozio durante i 116 giorni di calvario, si l’oggi deputato di Rivoli Ivan Della Valle, venne con due signore per conoscere da vicino la mia situazione, mi invitarono a Cesena e poi si negarono… forse non c’era trippa per gatti?
Quando le hanno staccato la prima volta il gas viveva già in questo ultimo appartamento? La comunità ecclesiastica non può occuparsi di questa esigenza?
Abito in questo appartamento di Corso Italia 36, di proprietà di Papa Bergoglio, dal giorno di nascita di San Francesco, cioè il 04 ottobre 2010 (nel quale non pago più l’affitto dal 01 gennaio 2012), preciso che il gas mi è stato tagliato il 27 febbraio 2012, quindi era già 18 mesi che risiedevamo qui in Corso Italia 36. Non chiesi niente alla mia parrocchia per dignità, avevano già fatto tremila dandoci la casa, alcune buste di cibo, pagandoci l’acqua, non ritenevo Giusto chiedere più niente alla Chiesa, anche perché al contrario pensavo e scrivevo centinaia, forse migliaia di e-mail a tutti i preposti al Titolo V chiedendo aiuto, chiedendo esplicitamente di aiutare la mia famiglia! Lo Stato deve badare ai suoi Cittadini, la Chiesa ha fatto fin troppo per la mia famiglia, preciso che i 5348,82 euro richiesti il 21 agosto 2014 dalla società gas GDFSUEZ, sono dovuti a questi 4 anni di permanenza qui in questa casa di Corso Italia, in quanto inviai solo all’inizio alcuni pagamenti delle bollette del gas, poi persi il lavoro. Tenga presente che ho denunciato il mio sindaco e l’assistente sociale Elena Doglio, e che comunque di fatto è stata fatta terra bruciata attorno alla mia famiglia, qui siamo in un paesino, e mi hanno dipinto, fatto risultare denigrandoci, come l’Orco Mannaro, quindi…
Gli abitanti di Ronco Scrivia le sono vicini?
Scriverò tutto nel Romanzo un po’di fantascienza e un po’ di realtà che sto buttando giù, starà poi al lettore comprendere e distinguere le cose reali da quelli di pura immaginazione, comunque non lo so, bisognerebbe chiederglielo a loro, ai miei compaesani, sono certo però che in modo latente avrò probabilmente anche degli ammiratori, persone che mi voterebbero come sindaco, soprattutto se mi conoscessero nella mia vera essenza che è stata scientemente denigrata, screditata… Alcune certezze le ho su alcuni miei compaesani, precisamente sul referente di Ronco Scrivia del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo signor Piero Rinaldi, sul consigliere PD Giuseppe Tempesta e sul consigliere di destra Alessandro Coppola: loro di fatto non mi hanno aiutato!
Intervista scritta e pubblicata per gentile concessione di Mario Teodoro Pizzorno che si assume la piena responsabilità del contenuto.
Fine: P.s 0 Gentili interlocutori chiedete a chi di dovere che venga rispettato l’artico 24 della nostra Costituzione anche per la mia famiglia, nonché l’articolo 38:
Art 38 https://www.brocardi.it/cost…/parte-i/titolo-iii/art38.html
https://www.diritto.it/articoli/antropologia/stendardo.html
P.s 1 sentenza che vieta il taglio gas in inverno : ( https://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32436155 )
P.s 2 I presupposti ci sono eccome, perbacco se ci sono per un eventuale risarcimento!!!
Altrimenti non si spiegherebbe come l’avvocato che effettuò la procedura di urgenza per riallaccio del gas tagliato il 27 02 2012 ( che vi allego), menzionò a chiare lettere un possibile risarcimento scrivendo così: “…Con riserva di promuovere successivo giudizio di merito al fine di ottenere il risarcimento del danno biologico e morale subito dal ricorrente,conseguente al comportamento tenuto dalla società convenuta.”
Fra l’altro, benché legittima la richiesta di rientrare dell’insoluto da parte della azienda Gdfsuez, la società gas fin qui nominata, non rispettò la sentenza sopra citata, infatti il mio avvocato, a spese dello Stato, scrisse ancora: “…Un precedente giurisprudenziale espressosi in senso favorevole
all’emissione di un provvedimento d’urgenza in un caso analogo al presente, consente di affermare la sussistenza dei presupposti per l’azione cautelare, nonché per la successiva azione di merito (cfr.
Tribunale di Milano, Sezione Distaccata di Cassano D’Adda, Ordinanza
16/09/2008, che qui si produce in all. 24.”
Contatti: 010 9350166 mobile 333 7170176 c.a.p. 16019 Corso Italia 36 Ronco Scrivia -Ge
Note: La presente verrà inviata a tutti i preposti incaricati dal Titolo V alla tutela dei Cittadini Italiani, nonché a parlamentari, giornalisti, politici di tutti i partiti, sindacalisti, associazioni di disabili, di invalidi, sindaci, assessori, consiglieri comunali, alle massime cariche dello Stato, a Giudici, Ministri, quotidiani, Tg, cioè a chiunque potrà aiutare la mia famiglia a vivere decentemente e soprattutto al caldo. Come troverò qualcuno che intenderà seriamente aiutarci nei nostri bisogni elementari, smetterò di disturbarvi e di inviare questa mia preghiera.
Ancora Cordialmente.
Mario Teodoro Pizzorno.
Li 03 settembre 2014
Ronco Scrivia ( Ge) 03 settembre 2014
Oggetto:1 Intervenite per favore.Testo e-mail che verrà inviato via fax e/o raccomandata A/R.
Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e a chi di competenza.
Buongiorno a tutti voi preposti alla tutela dei disabili, dei vulnerabili, questa mia per segnalarvi che questa mattina qui a Ronco Scrivia ci sono già 16 gradi.
Molti di voi avranno notato che da molto tempo non vi chiedo più aiuto per la nostra situazione di indigenza, il motivo è che l’abbiamo debolmente superata, per via del versamento mensile di 290,00 euro di pensione di invalidità che lo Stato Italiano mi assegna, dal mese di aprile 2014.
Oggi vi scrivo per altre ragioni e precisamente per la nostra questione di Giustizia disattesa, “inspiegabilmente” negata ( raccomandata n° 14472629610-6 del 21 giugno 2014 ) e per il motivo urgente legato alla società fornitrice di gas GDFSUEZ che minaccia di sospendere, di tagliare, una seconda volta, la fornitura del gas nell’ appartamento di Corso Italia 36, casa dove risiedo senza pagare affitto da molto tempo, grazie al buon Cuore della Chiesa di Papa Francesco!
In buona sostanza, la società GDFSUEZ mi chiede di saldare 5348,82 euro entro 7 giorni per non incorrere nel taglio del gas, per cui gentile sindaco Simone Franceschi, gentili assistenti sociali del distretto di Ronco Scrivia ( al mio sindaco e alle assistenti sociali Maria Teresa Giribaldi e sottoposte scrivo solo per proforma, per non sentirmi dire poi che il Titolo V…, in considerazione del fatto che in quasi 5 anni non hanno fatto niente, se non commettere reati, alcuni contro la mia famiglia… e quel poco che hanno fatto, cioè l’acquisto delle scarpe ortopediche, i 120,00 euro di voucher in 5 anni, l’hanno fatto perché pressati da voi alte personalità di Roma… ), di Genova, gentile difensore civico Regionale dott. Francesco Lalla, egregio Prefetto dott. Giovanni Balsamo, ill.mo dott. Claudio Burlando (almeno una volta risponda governatore Burlando e mi inviti nel suo ufficio così le potrò spiegare meglio…e magari mi aiuti anche a realizzare una mia associazione per la difesa dei Disabili),
e tutti coloro di competenza
( nonché chi leggerà questa lettera e volesse attivarsi almeno per pura Solidarietà, segnalando magari il nostro caso, sollecitando i preposti governativi alla tutela dei Vulnerabili, dei disabili, degli invalidi civili), vi chiedo per favore
di intervenire in tempo reale, di gestire la mia morosità affinché io non finisca un’altra volta
( come accadde appena dopo il 27 febbraio 2012 che finii all’ospedale Scassi di Genova dove mi dovettero incidere il calcagno sinistro, perché il mio tallone era diventato di colore blu violaceo, per una grave ischemia dovuta alla lunga esposizione al freddo, grazie allo sconsiderato taglio del gas metano da riscaldamento a 16 gradi sotto lo zero ) in ospedale!
Per cortesia evitatemi possibili ulteriori danni alla mia già minata salute.
Secondo me, non si può non rispondere ad un disabile che vi chiede soccorso, non si può non intervenire in situazioni gravi come queste, soprattutto in considerazione del fatto che l’Italia è piena di Batman, di 19 regioni sotto osservazione, di mutande verdi, di vini pregiati acquistati con i soldi pubblici, di persone che hanno 1243 appartamenti di proprietà, di decine di migliaia di auto blu con cui ci sono andati persino al casinò, di complessi Marini, di divise dei commessi del Senato pagate 1815 € cadauna nel 2006, di un Debito Pubblico che è aumentato di un quarto ( 1670 miliardi di euro in 65 anni circa ( di cui 790 nelle prima Repubblica) e 500 miliardi dal 2011 ad oggi…) negli ultimi tre anni, etc…, etc…, etc…!!!
E poi ancora sprechi, sprechi, sprechi, quando i Cittadini sono nelle mie condizioni…
Purtroppo chi decide sono i soldi…, come dire che i politici sono abbastanza esautorati, possono fare e decidere poco, qualcosa però, nelle piccole cose, possono fare, come nel mio caso.
Destinatari di questa missiva, per favore, scrivete per gentilezza al mio governatore Claudio Burlando che non si è mai degnato di rispondermi ( salvo che qualche birichino non gli abbia sottratto le mie missive…), inviategli dei solleciti atti a risolvere la mia situazione, in modo che io possa almeno usufruire del riscaldamento nella mia abitazione fondamentale per le mie patologie!
( Vi allego relazione medica del mio stato di salute. )
Salvo miracoli Istituzionali, per quanto riguarda l’uscire completamente da questa nostra precaria situazione economica, che perdura da circa 5 anni, e che non mi permette di socializzare, mi sa che dovrò disincagliarmi da solo, non mi sarà facile perché posso fare solo pochi passi in posizione eretta e non ho automobile ma, sono abituato però a combattere.
Ora che sono diventato ricco, con le mie finanze ( 290,00 euro al mese circa ), posso anche pagarmi un biglietto del treno per venire, se vorrete, a parlarvi di persona a Roma della mia situazione personale e della mia intenzione di realizzare una associazione per difendere i disabili, i vulnerabili, probabilmente il Papa Francesco, al quale chiederò udienza, sono certo che mi aiuterà per questa mia iniziativa, e dato che sono povero si prodigherà per ospitarmi presso qualche convento o similare per il mio eventuale soggiorno in Roma.
Il Papa Francesco è il Migliore, mi ha perfino risposto a differenza di molti politici!!!
In tutti i modi , sempre per favore, aiutateci inoltre ad avere Giustizia perchè è inspiegabile che dei Giudici di Genova ai quali io ho scritto non rispondano, io non ci credo che un Giudice non risponda ad un Cittadino!
A meno non gli sia stata consegnata ai Giudici la lettera del 08 ottobre 2012…
O forse si saranno perse le mie missive…?
Attendo vostre copiose risposte e soprattutto i vostri solleciti che sarebbe meglio li inviaste in copia cartacea o via e-mail nelle mie caselle di posta elettronica pizzornomario@virgilio.it e qui marioteodoro.pizzorno@postacertificata.gov.it
Presidente Matteo Renzi lei può risolvere questa piccola questione del riscaldamento, lo faccia, lo faccia, lo faccia!
Cordialmente.
Mario Teodoro Pizzorno
10 09 2014 Qui Strasburgo non risponde: Lettera raccomandata.
Ronco Scrivia ( Genova ) Italia 22 maggio 2014
Alla:Corte Europea dei Diritti dell’Uomo Consiglio d’Europa F-67075 Strasbourg Cedex Francia
Buongiorno, dopo aver inviato migliaia e migliaia di e-mail a personalità politiche, a rappresentanti eletti dal Popolo, di ogni tipo e di tutti i partiti, compreso il Movimento 5 Stelle, che non hanno mai accolto le mie gravi istanze, decido oggi di rivolgermi a voi della Corte dei Diritti dell’Uomo.
Le situazioni ed i reati sono tanti e sono stati commessi da persone appartenenti alle Istituzioni Italiane e anche da privati Cittadini. La nostra situazione è molto complessa, piena di frangenti, episodi gravi dove sono stati commessi dei reati contro tutta la mia famiglia.
Cerchèrò con questa mia di esporvene uno solo, il più grave, e cioè quello riguardante il mio sindaco signor Simone Franceschi.
So perfettamente che i casi vanno esperiti,espletati prima nella propria nazione, nel Tribunale di appartenenza, nel mio caso quello di Genova; il problema è proprio che, inspiegabilmente, pur avendo inviato missive a Giudici genovesi, contattato già oltre cento avvocati genovesi, scritto a moltissime altre personalità Italiane preposte alla tutela dei disabili ( io sono un disabile motorio dal aprile 2012), vulnerabili, purtroppo non sono comunque riuscito ad ottenere un avvocato penalista a spese dello Stato, previsto dall’articolo 24 della nostra Costituzione Italiana, che mi avrebbe evitato di disturbarvi.
Comunque, oltre all’ingiuria grave verso mia moglie perpetrata dall’assistente sociale Elena Doglio, alla calunnia che ha portato ad essere indagato mio figlio Jacopo, il mio sindaco signor Simone Franceschi, ha, ancora fatto concretizzare il reato di omissione di atti di ufficio, il falso ideologico e l’abuso di ufficio ( se ha scritto lui la lettera del 08 ottobre 2012, per la quale io gli avevo chiesto se l’avesse scritta e inviata lui alla On. Roberta Pinotti, etc… ), e per di più ha fatto una cosa gravissima, cioè ha violato i nostri diritti umani, i miei e quelli di mia moglie Maria!
Il 14 luglio 2010 alle ore 9:24, gli inviai una e-mail nella quale gli chiedevo di farci orinare e defecare in un modo umano, dignitoso, il mio sindaco, inspiegabilmente non ci diede la possibilità di espletare i nostri bisogni fisiologici giornalieri in modo decoroso, incorrendo così in un atto vile e discriminatorio. Per queste e altre ragioni vi scrivo per ottenere come Cittadino Italiano ed Europeo, Giustizia, Giustizia, Giustizia!
Certo di un vostro riscontro scritto, vi saluto calorosamente.
Mario Teodoro Pizzorno.
P.s Segnalo che è stata fatta una interrogazione parlamentare sul nostro caso il 02 agosto 2012 n° (4-08094)dal senatore Stefano Pedica, nella quale si menziona i wc della stazione ferroviaria chiusi…Posso dimostrare la veridicità delle mie affermazioni con documentazione, ricevute,etc…
Contatti: Mario Teodoro Pizzorno risiedo in Corso Italia 36 Ronco Scrivia ( c.a.p. 16019 ) Genova Italia, il Tel di casa è 0109350166 oppure mobile 3337170176 e-mail pizzornomario@virgilio.it
Ronco Scrivia ( Genova) 11 maggio 2014
Al: Presidente Giorgio Napolitano
e.p.c: Vice Presidente Luigi Di Maio Camera dei deputati
Al: Ministro Andrea Orlando
Al:Ministro Roberta Pinotti
Al: Presidente del Consiglio signor Matteo Renzi
E a chi riceverà e leggerà questa mia lettera raccomandata.
Gentile Presidente Giorgio Napolitano, lo scrivente le segnala che nonostante tutte le mie missive inviate ai giusti preposti, ad oggi, non ci viene concesso l’avvocato penalista a spese dello Stato.
Malgrado il mio sindaco Simone Franceschi, abbia perpetrato più reati verso la mia famiglia, a partire dalla violazione dei nostri diritti umani, la omissione di atti d’ufficio, il probabile falso ideologico e altro ancora, ebbene non riusciamo a farlo punire.
Nel nostro caso specifico non viene assolutamente rispettato l’articolo 24 della nostra Costituzione, chiedo quindi a Lei, come Padre della Patria, come Garante della Costituzione, come massima autorità del CSM, di fare, per cortesia, rispettare, anche per la mia famiglia, la difesa per i meno abbienti, nonché di intervenire affinché ci vengano concessi gli avvocati che necessiteranno per promuovere tutte le cause contro chi ha offeso gravemente l’Onore e la Reputazione della mia Magnifica Famiglia, contro chi ci ha ingiuriato,diffamato, calunniato, in modo da fare trionfare così la Giustizia.
Certo di una sua intercessione atta a fare valere un nostro diritto sancito dalla Costituzione Italiana, voglio porle i miei migliori saluti.
Con sommo rispetto.
Mario Teodoro Pizzorno.
Contatti: Mario Teodoro Pizzorno Corso Italia 36 cap 16019 Ronco Scrivia – Genova Tel Casa 0109350166
Ronco Scrivia 26 ottobre 2013
A: Maria Luisa Gallinotti marialuisa.gallinotti@regione.liguria.it
epc al: Presidente Claudio Burlando presidente.giunta@regione.liguria.it
Oggetto: non sono prevenuto nei confronti di nessuno, desidero Giustizia se ne avrò le ragioni.
Gentile dott.ssa Maria Luisa Gallinotti, sono stato consigliato dalla dott.ssa Gaia Nason, di prendere un appuntamento con lei; per vedere se si riuscirà a fare vivere la mia famiglia in un modo decente.
La dott. Gaia Nason, con la quale ho avuto un lungo colloquio telefonico ( il giorno 24 scorso ), ha ascoltato le mie lagnanze e poi mi ha comunicato che mi avreste al più presto contattato per fissare un appuntamento.
Sono molto contento se questo avverrà e se soprattutto si riuscirà a trovare una Giusta, equa, soluzione per la mia bistrattata famiglia che negli ultimi tre anni, da quando è entrata a fare parte di nuovi poveri, ne ha subito di tutti i colori.
Siamo stati vessati dallo spauracchio di finire al Masoero, dal fatto che avrebbero potuto toglierci il figlio, dal tentativo, della capo delle assistenti sociali dott.ssa Giribaldi Maria Teresa, di dividere la nostra famiglia, da una ingiuria grave da parte dell’assistente sociale Elena Doglio ( che ho denunciato), inoltre, il nostro sindaco non ci concesse la possibilità di espletare i nostri, miei e di mia Moglie, bisogni fisiologici giornalieri in un modo dignitoso, umano.
Infatti per questa e altre ragioni che eventualmente spiegherò nelle sedi opportune, il 02 agosto 2012, il senatore Stefano Pedica depositò una interrogazione parlamentare sul nostro caso; nella quale menzionava che, in uno stato democratico, la tutela dei soggetti deboli deve essere una priorità, così come i diritti fondamentali dell’uomo.
Comunque è inconcepibile pensare a ciò che è accaduto alla mia famiglia, salvo pensare ad una sorta di discriminazione…( ecco perché, qualche giorno fa sono stato anche contattato dallo 06 6779 dell’ l’UNAR di Roma, che ho scoperto dopo esserci anche da voi in Regione, rappresentato dalla vostra, se non erro, dott.ssa Anna Fioretti), a me pare perlomeno strano che nel mio comune di residenza non siano stati in grado di aiutarci ad uscire dalla nostra sopraggiunta indigenza, che non ci abbiano dato nessun minimo di sostegno dal settembre 2012, nonostante io sia diventato disabile a Marzo 2012.
Aggiungo che quel poco che fecero a partire dal 02 gennaio 2010, l’hanno sempre fatto per la mia martellante, caparbia azione di pungolare alte personalità persino europee ( Mediatore Europeo, Presidente Giorgio Napolitano, dott. Alfredo Ferrante, dott.ssa Fiammetta Landoni, Presidentessa Laura Boldrini, dott. Mirella Ciani, dott.Angelo Mari, dott. Nicola Fabio Vitale, senatore Gianlugi Castaldi, senatore Gianni Pietro Girotto, dott. Lalla Francesco, dott.ssa Lorena Rambaudi, etc…, etc…), che ringrazio per la loro opera di sollecito e che mi hanno permesso di ottenere il riallaccio del gas attraverso il provvedimento di urgenza attivato dal Giudice Daniela Canepa, le scarpe ortopediche inverse indispensabili per le mie patologie e i 120 euro di buoni voucher spendibili presso la Coop.
La dott.ssa Gaia Nason mi ha pure consigliato di cercare un incontro con il Presidente Claudio Burlando, io scrissi tempo fa e altre molte volte al Presidente ma, probabilmente qualche impiegato disattento avrà molto probabilmente cestinato le mie missive…
La mia famiglia attraverso tutte queste, evitabili, vicissitudini ha perso inevitabilmente, una parte, della serenità che ci ha sempre contraddistinto, vogliamo recuperarla, probabilmente con il vostro aiuto Istituzionale Regionale, per quanto riguarda la sopravvivenza, potremmo raggiungere una vita decente; resterà poi prezioso il vostro aiuto che ci possa portare ad avere soddisfazione per quanto riguarda la Giustizia, perché in uno stato di diritto come ad oggi siamo, non è possibile che le mie copiose denunce rimangano disattese e non è raccontabile che un Cittadino Italiano non può, per via della sua indigenza, per la mancanza di mezzi finiaziari,fare perseguire, per esempio, un nostro compaesano che è un calunniatore certo!
Eccome c’è il fumus boni iuris, presentatemi ad un Magistrato che mi ascolti e verranno a galla tutte i reati, le angherie, soprusi perpetrati verso la mia famiglia da rappresentanti Istituzionali e non!
Desidero che la Legge sia uguale per tutti, auspico Giustizia per la mia famiglia!
Certo di un suo gentile risconto la saluto cordialmente.
Mario Teodoro Pizzorno.
P.s Le allego il file della Interrogazione Parlamentare, la mia e-mail al mio sindaco, la denuncia alla assistente Elena Doglio e vari altri.
La ricevuta dell’affitto
La lettera piena di falsità apparentemente proveniente dal comune di Ronco Scrivia, a nome del sindaco Simone Franceschi.
La mia di difesa inviata al ministro AnnaMaria Cancellieri
Lettera parte seconda: Questa inquietante, subdola lettera, fu inviata a molte personalità Italiane ( compreso al difensore civico dott. Francesco Lalla), probabilmente per discolparsi, forse le falsità comprese nel testo, volevano dimostrare a queste alte personalità Istituzionali che io ero un demente, una persona da non prendere in considerazione, un matto, un mentecatto. Circa due mesi prima ( il 02 agosto 2012) era stata fatta sul mio caso famigliare, una interrogazione parlamentare che avrebbe potuto inchiodare i responsabili su fatti o meglio reati gravi commessi contro la mia famiglia, quindi molto probabilmente occorreva giustificarsi…
Comunque nella lettera, fra le molte falsità ( una evidentissima è la dichiarazione dell’affitto mai pagato, allego alcune ricevute e specifico che le utenze Enel, Telecom sono sempre state da noi pagate contrariamente a quanto scritto nella lettera del 08 ottobre 2012 ) quella che non sta ne cielo e ne in terra sono le citate ripetute segnalazioni ai servizi mentali della ASL 3 genovese (mia Moglie si è recata a chiedere spiegazioni e nessuno sa niente, non sapevano nemmeno che io esitessi) , sulla mia persona!!!
Quelle arbitrarie segnalazioni ( fra parentesi mia Moglie si recò a chiedere lumi al servizio mentale e nessuno sapeva niente, anzi non sapevano nemmeno che io esistessi…) citate nella lettera del mio comune, chiunque le abbia fatte, ha commesso un reato gravissimo, perché io sono perfettamente sano di mente!!!
Nella lettera c’è l’effige del comune di Ronco Scrivia, è per di più è stampato il nome e cognome del mio sindaco, anche se la copia che ho io non è firmata e nemmeno protocollata…
Per queste infamanti ragioni che ledono l’onore e la reputazione della mia ultra specchiata persona, Voglio che chi avesse scritto queste falsità per denigrarmi, per diffamarmi, calunniarmi, Venga assolutamente punito dalla Legge!
Ci sarebbe molto altro da raccontare ma, spero di essere con queste poche righe stato esauriente e comprensibile.
Cordiali saluti.
Mario Teodoro Pizzorno.
Nota: Tel casa 0109350166 cell. 3337170176
—-Messaggio originale—-
Da: marialuisa.gallinotti@regione.liguria.it
Data: 11-nov-2013 19.29
A: “pizzornomario@virgilio.it”
Cc: “Presidente di Giunta”
Ogg: R: Come da accordi con assistente On. Gaia Nason chiedo appuntamento Mario Pizzorno
Lettera parte prima: Ronco Scrivia – Genova 13 11 2013
Oggetto: chiedo il rispetto degli articoli 2 3 24 28 32 38 della Costituzione Italiana
Invio a :
marialuisa.gallinotti@regione.liguria.it
presidente.giunta@regione.liguria.it, sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it,area.socioculturale@comune.busalla.ge.it, distrsoc51@comune.roncoscrivia.ge.it,difensore.civico@regione.liguria.it, f.landoni@sanita.it, ass.politichesociali@regione.liguria.it,prefettura.genova@interno.it, procura.genova@giustizia.it,oasliguria@fastwebnet.it,nasongaia@gmail.com,cristina.depietro@senato.it, lorena.rambaudi@regione.liguria.it,a.tudino@palazzochigi.it, gianluca.castaldi@senato.it
Gentile Dr.ssa Gallinotti, rispondo a questa sua missiva del 11/11/2013 Prot. PG/2013/190404, e
contemporaneamente chiedo, come da lei suggerito, al sindaco di Ronco Scrivia e alle assistenti sociali del mio distretto, di darmi, per favore, eventuali delucidazioni e di indicarmi i servizi presenti sul territorio da Lei menzionati in questa sua missiva.
Ho capito che voi come Regione avete inviato dal 2010, annualmente, fondi al mio comune che li gestisce autonomamente. Inoltre immagino che avranno degli introiti dovuti a multe, IMU e Tasi varie.
E allora perché se la Regione Liguria ha rimpinguato le casse del comune di Ronco Scrivia, il mio sindaco, le assistenti sociali per la mia famiglia non hanno fatto quasi niente?
Non pagarono, nel 2010,nemmeno una bolletta dell’ENEL da 50,00 euro che ci avrebbe permesso di incassare qualche euro per sopravvivere… , come risulta scritto anche nella interrogazione parlamentare del senatore Stefano Pedica sul mio caso.
Considerando i fatti esposti in questa mia e altri che tralascio per non dilungarmi troppo, sembrerebbe configurarsi veramente una sorta di discriminazione verso la mia famiglia, soprattutto se si considera la negazione , come vedremo dopo, da parte del nostro sindaco di concederci addirittura un WC, dei servizi igienici…
In tutti i modi,come scrivo e dico da sempre, i soldi dei Cittadini sarebbe meglio che la Corte dei Conti ( ha l’ufficio sotto il difensore civico regionale) di Genova, alla quale precedentemente già scrissi, controllasse come sono stati spesi i denari pubblici, perché nel mio caso specifico, riesce difficile comprendere perché il 02 gennaio 2010 ventilarono la mediazione con il mio locatore…, mentre poi, invece, come scritto nella lettera del 08 ottobre 2010, spesero, per un solo mese, 3720,00 euro, per mandarci al ristorante? ( Allego fax della nostra contrarietà)
Con i 3720 euro, avrebbero potuto saldare la mia intera morosità fittizia ( scrivo fittizia in quanto la cifra richiesta dal mio locatore per la mia presunta morosità non era in effetti reale perché, ad esempio, non tolsero circa 500,00 euro di bonus acqua che il locatore intascò, senza poi farli defalcare dal conto totale. Senza contare i lavori effettuati nell’appartamento negli anni precedenti allo sfratto…) e sarebbero avanzati ancora dei denari e per di più oggi probabilmente non saremmo qui a raccontare una storia senza fine.
Comunque, gentile Dr.ssa Gallinotti, cosa intende esattamente per altri servizi presenti sul territorio?
Cosa intende precisamente per sevizi erogati da patronati? Se ci fossero stati mi sarebbero stati offerti dal mio comune, o no? Io presi qualche anno fa un unico bonus gas di circa 200,00 euro che era per l’appunto un vostro contributo Regionale per le famiglie con reddito inferiore a 11.000 euro, poi però non mi fu più nuovamente offerto!
Come vede da questa lettera, sto chiedendo ancora ai preposti alla tutela dei deboli del comune di Ronco Scrivia, di aiutarci a condurre una vita decente, il rispetto dell’articolo 38 della Costituzione Italiana ma, per il passato, spesso, non mi ascoltarono, come, per esempio, quando nella mia lettera del 22 04 2012, esortavo, la assistente sociale dott.ssa Maria Teresa Giribaldi a scrivere due righe alla GDF Suez che mi aveva tagliato il gas… Rammento che delle mie copiose missive, pochissime ricevettero una risposta…
Anche in altre molteplici occasioni trovai sempre ostruzionismo; per le scarpe ortopediche inverse dovetti scomodare mezza Roma per indurre la Dr.ssa Giribaldi a convincersi che mi erano indispensabili, mentre per ricevere i voucher da 40 euro ( che probabilmente vengono, in alcuni casi, distribuiti a simpatia…) disturbai tutta Roma anche tre quarti di Genova!
Chiesi di essere accompagnato dalle assistenti sociali per una visita medica e mi fu risposto che loro accompagnano solo chi non deambula, io non deambulavo. Non erano nemmeno informate sul mio stato di salute…
E come scrissi in altra e-mail, probabilmente per dispetto, fecero andare avanti indietro, mia Moglie, da Busalla a Ronco, fino a che mi recai io personalmente , la mattina stessa, in comune in sedia a rotelle per ritirare i voucher da 40,00 euro. Peccato che quando arrivai davanti al portone del comune non potei entrare per le barriere architettoniche, pregai perfino i Vigili di protocollare il PDF inerente al disagio subito, che appena ritornato a casa inviai, in comune, a mezzo e-mail…
Purtroppo la situazione è questa, una situazione ormai incancrenita per la quale io chiedo Giustizia a tutta voce, le assistenti sociali tentarono di dividere la mia famiglia, di sbolognarci, di spaventarci dicendoci che saremmo potuti finire al Massoero o a Begato, ventilarono che in certi casi si può togliere il figlio minore…, non ci aiutarono, dulcis in fundu, l’assitente Elena Doglio ingiuriò gravemente mia moglie ( vedi denuncia del 31 maggio 2010) se non addirittura agevolò alla prostituzione.
Petizione firmata da 5 Parlamentari Italiani e altri Cittadini
https://firmiamo.it/assistente-sociale-ingiuria-una-madre…
Il sindaco Simone Franceschi non fece mai niente per aiutare la mia famiglia, il sindaco di Ronco Scrivia, probabilmente è incorso nell’omissione di atti di ufficio non rispondendo alla mia -mail del 17 07 2010 delle ore 9 e 24 ( forse anche le assistenti sociali, dato che leggevano in copia) ma, la cosa più grave è sicuramente il non averci concesso dei servizi igienici!!!
In questo modo ha violato i diritti umani, perché anche a Guantanamo possono espletare i bisogni fisiologici giornalieri in modo decente!!! ( Vedi sempre interrogazione parlamentare n° 408094 controllabile sul sito del Senato)
E poi c’è la lettera del 08 ottobre 2012.
Ronco Scrivia 14 novembre 2013 ore 15:30
Gentile signor Sindaco Sinome Franceschi, gentile dott.ssa Maria Teresa Giribaldi, la dott.ssa Maria Luisa Gallinotti della Regione Liguria, continua a scrivermi che mi devo rivolgere a voi!
Come potete aiutare la mia famiglia ad uscire dalla indigenza?
Cordiali saluti.
Mario Teodoro Pizzorno
Gent.mo sig. Pizzorno come Le ho precisato deve rivolgersi direttamente al suo Comune per informazioni sull’organizzazione dei servizi e l’erogazione delle prestazioni perché la Regione non ha alcuna competenza nella erogazione dei servizi.
Cordiali saluti
Maria Luisa Gallinotti
Da: pizzornomario@virgilio.it [mailto:pizzornomario@virgilio.it]
Inviato: giovedì 14 novembre 2013 11:45
A: Gallinotti Maria Luisa; Gallinotti Maria Luisa
Cc: Presidente di Giunta; sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it; area.socioculturale@comune.busalla.ge.it; distrsoc51@comune.roncoscrivia.ge.it; Difensore Civico; f.landoni@sanita.it; Assessorato Pol. Sociali, Terzo Set., Coop. Svil, Pol. Giovanili, Pari Opp.; prefettura.genova@interno.it; procura.genova@giustizia.it; oasliguria@fastwebnet.it; nasongaia@gmail.com; cristina.depietro@senato.it; Rambaudi Lorena; a.tudino@palazzochigi.it; gianluca.castaldi@senato.it
Oggetto: R: Come da accordi con assistente On. Gaia Nason chiedo appuntamento Mario Pizzorno.
Priorità: Alta
Poi ho inviato e-mail alla Presidentessa Boldrini Laura e mi ha risposto così:
Rif: Mi può rispondere, per favore, Presidente Boldrini Laura? rif: 6696
12-lug-2013 14:27
Da:
La Presidente Laura Boldrini (laura.boldrini@camera.it)
A:
Messaggio originale:
Indirizzo mail mittente: pizzornomario@virgilio.it
Data della mail: 30/06/2013 – 18:03:00
Oggetto mail mittente: Mi può rispondere, per favore, Presidente
Boldrini
Laura? rif: 6696
Gentile signor Pizzorno,
la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la
Sua
e-mail del 30 giugno scorso e ne ha preso visione.
Al riguardo, desideriamo informarla che questa Segreteria ha provveduto
a
trasmettere copia della sua e-mail sia alla Prefettura di Genova sia al
Sindaco del Comune di Ronco Scrivia per gli eventuali seguiti di
competenza.
Le inviamo i cordiali saluti della Presidente.
La Segreteria del Presidente della Camera dei deputati
Ho ancora inviato e-mail all’assessore alle politiche sociali di Genova dott.ssa Lorena Rambaudi ecco la sua risposta:
DOTT.SSA LORENA RAMBAUDI
Assessore Politiche Sociali, Terzo Settore, Cooperazione
allo Sviluppo, Politiche Giovanili, Pari Opportunità
REGIONE LIGURIA
Via Fieschi 15 – 16121 Genova
Tel: 010548-5474/5475 – Fax: 010548-5656 – E-mail: ass.politichesociali@regione.liguria.it
Genova, 07/08/2013
Prot.n. PG/2013/130244
Al Sig. Mario Teodoro Pizzorno.
Gent.mo signor Pizzorno,
mi dispiace apprendere che abbia ritenuto che da parte del mio Assessorato ci sia stato
disinteressamento verso la Sua situazione.
I miei uffici hanno preso contatti sia con il Sindaco del Suo Comune sia con il Difensore
Civico dott. Lalla, il quale mi risulta Lei abbia anche incontrato.
Ci tengo a precisare che la Regione non ha la possibilità istituzionale di “presa in carico”
delle situazione se non utilizzando e assicurando che si attivino gli enti preposti a questo. In tal
senso vengono erogati annualmente ai Comuni, fondi per l’erogazione di servizi e prestazioni
sociali ed i Comuni vengono lasciati liberi e autonomi nella gestione di tali contributi.
Questo avviene in ottemperanza al principio di sussidiarietà, costituzionalmente
riconosciuto, in base al quale l’ente territoriale più vicino al cittadino deve adoperarsi a rispondere
a necessità e bisogni degli utenti compatibilmente con le risorse disponibili. L’autonomia di bilancio
dei Comuni costituisce sicuramente un limite per qualunque ingerenza regionale soprattutto in
assenza di un sistema di livelli essenziali di assistenza e diritti esigibili nel comparto sociale.
Ci siamo altresì premuniti di rispondere a qualunque organo ed ufficio ci abbia contattato
per avere informazioni sulla Sua situazione.
Sarà altresì nostra intenzione risentire il Sindaco di Ronco Scrivia in merito agli interventi
attivati in Suo favore ed ai servizi messi a Sua disposizione.
Cordiali saluti.
Lorena Rambaudi
I: Richiesta di aiuti al Comune di Ronco Scrivia
30-set-2013 11:17
Da:
Landoni Fiammetta (f.landoni@sanita.it)
A:
“Urpminsalute”
Cc:
Allegati:
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Gentili colleghi dell’Ufficio relazioni con il pubblico,
vi inoltro la mail del cittadino Pizzorno, che legge in copia, e che scrive al mio indirizzo di posta elettronica per sollecitare l’aiuto in termini economici e di provvidenze sociali da parte del Comune di appartenenza. Avendo, per quanto possibile nell’ambito delle mie competenze, già due volte inoltrato la sua richiesta al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e in merito alla sua ultima richiesta di conoscere altri indirizzi di persone o enti preposti alla tutela dei disabili, vi prego di stabilire con lui un contatto che possa con maggior competenza fornirgli sostegno.
Grazie.
logo ministeroMinistero della Salute
Dipartimento Prevenzione e Comunicazione
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
Dott. ssa Fiammetta Landoni
Dirigente Medico
UFFICIO VII Tutela della salute dei soggetti più vulnerabili
Via G. Ribotta 5, 00144 ROMA
Telefono 06 5994 3512 – E-mail: f.landoni@sanita.it
Ho già precisato che la nostra sistuazione di gravissima indigenza è migliorata da quando mi hanno concesso 290,00 euro di pensione ad aprile 2014. Ho sempre raccontato la verità: Ecco un’altra e-mail inviata in mio soccorso dal senatore Gianluca Castaldi.
Richiesta di Aiuto – URGENTE22-lug-2013 16:29
Da: Gianluca Castaldi (cittadinom5scastaldi@gmail.com)
A:
Cc: , ,
, ,
, ,
, ,
, ,
Ccn:
Alla cortese attenzione di : dott. Claudio Burlando Presidente Regione Liguria, Sindaco comune
Ronco Scrivia signor Simone Franceschi, Dott.ssa Rosa Oliveri Vicesindaco di Ronco Scrivia,
dott.ssa Ivana Grisanti Politiche Sociali, Dott. Alfredo Ferrante delle Politiche Sociali Disabili del
governo Italiano, Dr. Giribaldi Maria Teresa, dott.ssa Cristina Lodi, dott.ssa Lorena Rambaudi (
Politiche Sociale Regione Liguria), al signor Prefetto di Genova dott. Giovanni Balsamo, Dott.
Lalla Francesco Difensore Civico Regione Liguria, On.Roberta Pinotti Parlamentare PD di Genova.
Buongiorno, gentili preposti alla tutela del Cittadini e rappresentanti ed eletti del Popolo Italiano, ho
ricevuto molte segnalazioni dal Cittadino Mario Teodoro Pizzorno di Ronco Scrivia, il Cittadino
Pizzorno mi ha scritto una lettera che allego in calce e dove lamenta da molto tempo di non ricevere
nessun aiuto economico e di ogni genere da parte del comune di Ronco Scrivia e, in generale, dalle
istituzioni, a lui più vicine, cioè quelle Liguri.
Per favore, aiutate questa famiglia, questo Cittadino in grave difficoltà e per giunta disabile, certo
della vostra sensibilità, vi ringrazio anticipatamente e gradirei conoscere gli eventuali sviluppi atti a
risolvere questa situazione di indigenza famigliare che, si protrae ormai da oltre tre anni.
Cordiali saluti.
Gianluca Castaldi
Cittadino “senatore” M5S
cellulare:+3934737xxxxx
Nella intervista le ho comunicato gentile signora Cristina Di Pietro che scrissi alla Corte dei Conti, qui la prova di quanto ho affermato: Risposta della Corte dei Conti di Roma di oggi 14 10 2013
Posta Certificata @La comunicazione sicura tra Cittadino e Pubblica Amministrazione
POSTA IN ARRIVO SCRIVI CARTELLE CERCA PREFERENZE FASCICOLO RUBRICA PA RUBRICA ESCI LOGOUT
Lettura messaggio
marioteodoro.pizzorno@postacertificata.gov.it
Torna a: Busta di trasporto
Da: urp@corteconticert.it
Data: 14/10/2013 12.30
A:
Cc:
Oggetto: Re: Ricevete le mie istanze, posso avere una risposta?
Allegati
Contenuto del messaggio
Egregio Sig. Pizzorno,
con riferimento alla comunicazione indicata in oggetto che Lei ha inteso inviare in copia conoscenza a questo URP, La informiamo che per avere delle comunicazioni in merito ad esposti presentati alle Procure regionali della Corte dei conti è necessario rivolgersi direttamente alla Procura regionale a cui la segnalazione è stata trasmessa.
Allo scopo abbiamo contattato stamani la Segreteria della Procura regionale della Liguria, da cui abbiamo avuto conferma che questo Suo messaggio è stato correttamente ricevuto al loro indirizzo di PEC.
La Procura regionale suddetta valuterà se, e in quali termini fornirLe riscontro.
Cordiali saluti
Corte dei conti – Ufficio per le relazioni con il pubblico.
Girotto scrisse:
Richiesta informazioni su Mario Pizzorno 3-set-2013 17:47
Da: Gianni Girotto – Senato (giannipietro.girotto@senato.it)
A:
Spett.le
PINTO Francesco
Sost. Proc. della Repubblica
Procura presso il Tribunale
Palazzo di Giustizia
P.zza Portoria, 1
16121 GENOVA
La presente per chiederLe informazioni circa le denunce effettuate dalla persona in oggetto,
che lamenta di averLe scritto ma non aver mai ricevuto risposta.
Le sarei grato di una breve risposta nel merito, in modo da acclarare se tutto si stia svolgendo
regolarmente.
Distinti saluti
Gianni Pietro Girotto
Si ribadisco è una storia un po’ Kafkiana la nostra, ho inviato fax, lettere raccomandate, prioritarie, e-mail a non finire e nessuna risposta abbiamo riceuto per la nostra questione di Giustizia disattesa; nella nostra vicenda sono stati commessi reati gravi da parte di alcuni preposti istituzionali ( assistente sociale di Ronco Scrivia Elena Doglio Ingiuria Grave, sindaco Simone Franceschi violazione diritti umani, falso ideologico ( se ha scritto lui la lettera del 08 ottobre 2012), omissioni di atti d’ufficio, forse abuso ), e ancora uno dei miei quattro compaesani che denunciarono mio figlio Jacopo per una banconota apparentemente falsa ( io ritengo fosse perfettamente autentica…), il signor Federico De Vidi, si è poi rivelato, anche come ci anticipò il nostro avvocato, un Calunniatore certo!!! Insomma una vicenda che le autorità competenti del Tribunale di Genova, dovrebbero, secondo me, approfondire! Qui una delle tante mie lettere raccomandate e non:Richiesta Patrocinio legale a spese dello Stato del 26 03 2014 26-mar-2014 12:13
Per Omissioni di atti di ufficio
Ronco Scrivia 06 febbraio 2014
Al Sindaco del Comune di Ronco Scrivia ( Ge) signor Simone Franceschi.
e.p.c. Al Prefetto di Genova dott. Giovanni Balsamo
e.p.c. Al Difensore Civico regionale dott. Francesco Lalla
Oggetto: Diffida ad adempiere ex art. 328 c.p. comma 2
Il sottoscritto Mario Teodoro Pizzorno, nato a Genova l’11 dicembre 1955 e residente a Ronco Scrivia in Corso Italia 36, chiedo al sindaco Simone Franceschi di rispondere a questa lettera.
Premesso che in data 14 luglio 2010 le inviai una mia e-mail, al suo indirizzo di posta elettronica (sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it ), con oggetto “ Richiesta aperta al mio sindaco Simone Franceschi”, nella quale lettera e-mail ( che le allegherò via e-mail Pec), la invitavo a concederci un wc, dato che nel negozio dove forzatamente dimoravamo io e mia moglie a causa dello sfratto, non vi era un gabinetto, un luogo idoneo ( come si evince anche dalla Interrogazione Parlamentare n 4-08094 del 02 agosto 2012 ) per poter espletare i nostri bisogni fisiologici giornalieri in modo dignitoso e non rischioso per la nostra salute.
A distanza di anni, non ho avuto nessuna risposta scritta in relazione alla suddetta richiesta;tanto premesso e riportato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 328 del codice penale, la diffido ad evitare di rispondere ancora una volta e la invito a compiere l’atto del suo ufficio e cioè, a rispondere a questa missiva e ad esporre le ragioni per non aver risposto nei 30 giorni prestabiliti dalla Legge nonché, alle motivazioni che le hanno impedito di concedere, facilitare, questo imprescindibile diritto umano!
Se non avrò una precisa risposta nel termine di trenta giorni, essendo
Lei il legale rappresentante dell’Ente comunale preposto,
procederò a denunciarla ex art. 328 c.p. ed a costituirmi parte civile.
Mi rivolgerò inoltre ad ogni altra Autorità preposta al rispetto dei
diritti dell’uomo.
Con ossequio.
Mario Teodoro Pizzorno.
Stato: Raccomandata inviata
Numero operazione: ROL201402000045656
Data creazione: 06/02/2014 17:21
Data accettazione: 06/02/2014
Opzioni di stampa: Stampa a colori
Prezzo: 3,85 €
Numero destinatari: 1
Mittente: MARIOTEODORO PIZZORNO – CORSO ITALIA 36 – 16019 RONCO SCRIVIA (GE)
Avviso di Ricevimento:
Destinatari:
13 aprile 2014 Ecco a chi si rivolse il mio sindaco per giustificarsi…
Inizio della lettera del mio sindaco del 08 ottobre 2012
Al Ufficio Territoriale del Governo
Prefettura di Genova
Dott. Gennaro Terrusi
Via Lanfranco 1
16121 – GENOVA
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le Politiche della Famiglia
Consigliere Angelo Mari
Via della Mercede, 9
00187 Roma
e.p.c Alla Presidenza della Repubblica
Segretariato Generale
Servizio Rapporti con la società civile
Dott.ssa Giovanna Ferri
Palazzo del Quirinale
00187 – ROMA
Al Presidente della Regione Liguria
On. Claudio Burlando
Piazza De Ferrari 1
16121 – GENOVA
Al Difensore Civico
della Regione Liguria
Dott. Francesco Lalla
Via Brigate Partigiane 2
16129 – GENOVA
All’ On.Sergio Cofferati
Gruppo Parlamentare PD – S&D
c/o Federazione PD Genova
Piazza della Vittoria 7/7
16121 – GENOVA
Al Sen. Roberta Pinotti
Senato della Repubblica
Palazzo Madama
00186 – ROMA
Al Sen. Stefano Pedica
Senato della Repubblica
Palazzo Madama
00186 – ROMA
Al Regione Liguria
Servizio Pianificazione e Progettazione
delle Politiche Sociali Integrate
Dott.ssa Claudia Telli
Via Fieschi,15
16121 – GENOVA
Oggetto:Sig. Mario Teodoro Pizzorno
Rif. – Interrogazione Parlamentare nr.4-080094 del Senatore Stefano Pedica – nota Pref. Genova 0031526
_______________________________________________________________________________
CORSO ITALIA, 7 – C.A.P. 16019 RONCO SCRIVIA (GE) TEL. (010) 96.59.015 – TELEFAX (010) 93.56.343 sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it
Rif. – Riallaccio gas uso domestico – nota DIP0FAM 0003550 P-4.26.1.8.4
Nel riscontrare le note a riferimento, colgo l’occasione per trasmettere anche a tutti i soggetti indicati per
conoscenza, che direttamente ed indirettamente hanno contattato questo Ufficio nei mesi scorsi, alcune
informazioni relative alla delicata situazione in cui si trova il Sig. Mario Teodoro Pizzorno.