Amore, musica e autismo. Emanuela e #6SenzaBarcode
La casa infestata che non c’era l’albergo aperto di Emanuela Fatilli per la Rassegna Letteraria #6SenzaBarcode! Storia di autismo e speranza, Un ragazzo, una madre, un percorso.
Una storia d’amore, grande e puro. L’amore dell’intelligenza e della volontà, della costanza e della fiducia. La musica traccia il sentiero della vita di Giacomo, Emanuela Fatilli segue i suoi passi come fossero note. La melodia che ne esce è l’inno alla vita. Appuntamento presso Eroi del pensiero, via Romanello da Forlì 7/9 – Roma, all’hub culturale di SenzaBarcode.
Una madre racconta – tra speranza e disillusione – la vita straordinaria del figlio Giacomo, affetto da autismo. La diversità, troppo spesso percepita come difetto dal mondo scolastico, sportivo e sociale, è per Emanuela un valore aggiunto: il valore dell’intelligenza “particolare” di suo figlio, che si muove lungo direttrici inconsuete.
È necessario imparare il “giacomese”
per relazionarsi con questo splendido adolescente, che indossa cuffie anti-rumore per andare in bagno e conosce a memoria 180 canzoni, la data di pubblicazione di ciascuna di esse e quella di nascita del loro interprete: ma parlare la sua lingua significa entrare in una realtà dalle molteplici e inusuali connessioni.
La casa infestata che non c’era l’albergo aperto di Emanuela Fatilli edito da ExCogita.