Papa Francesco e la vita contro la morte
Papa Francesco dei poveri e degli ultimi va in Africa e lo dice a tutti: siete responsabili del dolore e della morte, la verità ha la V maiuscola.
Vola in Africa Papa Francesco e ce lo dice chiaro e tondo: voi tutti siete responsabili, siete responsabili della povertà, della sofferenza, dei morti. Voi tutti siete causa e non soluzione. Voi stati nazionali dell’odio, voi disprezzatori delle anime e della vita, voi coltivatori di denaro e mietitori di vite, voi delinquenti abituali della verità e del diritto, voi assassini della conoscenza, voi massacratori delle speranze, voi che non siete spes, non siete che specchio delle vostre vanità. Lo dice chiaro Francesco, il “Papa non Papa”, quel uomo in bianco che va bene anche agli atei e agli anticlericali. Va in Africa e dice le cose come stanno: la vita di una persona vale più dei vostri ori, delle vostre ideologie e delle vostre lotte di religione. E’ un J’accuse anche verso la Chiesa Cattolica, verso tutto quello che essa ha rappresentato nell’immaginario collettivo degli ultimi anni: denaro e corruzione. Lui lo dice, c’è corruzione anche dentro la Chiesa, apre il velo e accende la luce: Io sono la luce del mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
Il Figlio dell’Uomo
l’Africa è la culla dell’umanità, questo ci dicono gli scienziati, o forse non è così, ma poco cambia, l’Africa è il continente giovane, è il continente dove la vita è rigogliosa così come la morte, dove le contraddizioni del pianeta sono più forti e persistenti. In Africa Papa Francesco porta la parola del Figlio dell’Uomo, parole di speranza, porta la parola del “Papa non Papa”, porta il Vangelo, quello della Verità, degli ultimi, degli umili, dei poveri, dei vessati. L’Europa oggi ha bisogno di Africa, ha bisogno di sentirsi nella pelle il fuoco della ribellione degli ultimi contro le ingiustizie, contro l’illegalità, contro la povertà mascherata da incidente sociale. L’Europa è la frontiera del buio, dove il disagio morale, sociale ed economico viene affossato dall’opulenza delle sfavillanti luci natalizie. Il cibo, l’acqua, la vita sono patrimonio di tutti, non hanno padrone. Questo Papa dice cose da attentato!
Bisognerebbe avere paura di certi governi occidentali più che degli estremisti fanatici.
Aspettiamolo a Roma
C’è il Giubileo della Misericordia, aspettiamo Papa Francesco a Roma, lo vogliamo! Vogliamo la sua saggezza, vogliamo le sue parole, vogliamo che scacci i mercanti dal Tempio, e Dio solo sa quanti mercanti oggi ci sono nel Tempio. Francesco avrà un’armata nonviolenta, senza colore politico e senza credo religioso, sarà assurdo, sarà il Papa più transnazionale e transreligioso che storia umana abbia mai avuto. Avremo un papa universale a Roma e sarà un Giubileo universalmente misericordioso con i romani in prima fila a fare da servi per l’umanità.
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