Politica

Grillini contro tutti: dopo Napolitano è il turno della Gabanelli

Di certo i grillini sentiranno il peso e la responsabilità del loro ruolo, ma tra le molte mancanze una che spicca è di certo l’ironia. I capi di questo club dell’antipatia non possono che essere i magnifici due: Vito Crimi e Roberta Lombardi. Una coppia di fatto, affiatata e ben rodata: quando lui tentenna, lei guida la riscossa. Telegrafica e micidiale, la capogruppo alla Camera è il mastino del Movimento Cinque Stelle. È la “signorina Rottermeier” come è stata battezzata dal direttore di Europa, Filippo Sensi. Grillini contro tutti: dopo Napolitano è il turno della Gabanelli

A volte le spara più grosse di Beppe il comico e arriva all’insulto, come quando ha dato del “nonno” a Napolitano. E non deve avere un buon rapporto con l’età, visto che a Radio Radicale ammise di non sapere che la Costituzione prevedeva come Capo dello Stato un over 50.

Durante le consultazioni davanti a Bersani ha esordito con “Mi sembra di stare a Ballarò” e ha indetto un quasi referendum per decidere cosa fare con i rimborsi di cui aveva perso gli scontrini (rubati per l’esattezza, insieme al portafogli). Ma quella che verrà ricordata sarà di certo la sua ideologia sul fascismo, che “prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo e, un altissimo senso dello Stato e della tutela della famiglia”.

Non da meno il suo “compagno d’avventura” Vito Crimi, capogruppo al Senato. Anche lui ha preso di mira Napolitano, congratulandosi con il suo guro Grillo per essere riuscito a tenerlo sveglio durante le fatidiche consultazioni al Quirinale. Proprio lui che si fa beccare appisolato alla Camera: “Non dormivo, ero in connessione mentale con Grillo e Casaleggio”, è la sarcastica gag di Fiorello.

Scrive su Facebook che un governo Bersani sarebbe meglio di un governo Monti, ma viene subito bacchettato dal suo maestro e  costretto a correggersi: “Bersani è uguale a Monti, anzi peggio”. A Crimi i giornalisti “stanno sul cazzo”, come disse per poi correggersi nuovamente: “Ci sono molti professionisti seri”. Come Vasco Pirri Ardizzone di Italpress, mortificato da Grillo “precario da dieci euro al pezzo” perché aveva carpito un “si” di Crimi a un governo pseudotecnico. Certo perché prendersela con i giornalisti è lo spot migliore di Grillo come storpiare i nomi e fare caricature di tutti quelli che non hanno il dono di piacergli. La rassegna delle ridicolezze giornalistiche è infinita: dall’inseguimento sulla spiaggia, agli appostamenti negli alberghi. È il gioco della fuga dalle domande. “Perché non voterà la fiducia” o “Che opinione ha sul turpiloquio di Battiato” saranno anche domande da dieci euro, ma le risposte sono da cinque centesimi: “Non ho un’opinione”, “Abbiamo un portavoce” o la più bella di tutte “Faremo una conferenza stampa”. Perché per esprimere la loro posizione ci sono le conferenze stampa. Quelle senza domande.

Crimi e Lombardi non potevano essere dei rappresentanti migliori. Degni di del senatore campanella che denunciò i tentativi di corruzione di Vendola, senza sospettare di essere vittima di uno scherzo. Oppurre Enza Blundo che non sapeva se i senatori fossero “cinque o seicento”, o chi non sapeva neanche dove si trovasse il Senato, tanto aveva Google Maps. O chi ignorava cosa fosse la Bce e chi fosse Mario Draghi. Fino al capolavoro del grillismo: “In America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno delle persone per controllare la popolazione”.

Ed ecco il caso “Milena Gabanelli”. L’essere stata eletta dal popolo del web con le quirinarie. Era perfetta come Capo dello Stato secondo gli elettori M5S, ma questo a patto che venga mossa alcuna critica. La polemica nasce dopo la trasmissione Report in cui la Gabanelli ha indagato sugli introiti del blog di Grillo. “L’organo ufficiale è il sito www.beppegrillo.it i proventi vanno anche al Movimento oppure no? Domanda semplice, trasparente, esige risposta”, ha spiegato la giornalista. Ma la domanda non è affatto piaciuta ai Cinque Stelle  che hanno accusato Milena Gabanelli di “avere un guinzaglio” e “essere una venduta al potere”. Immancabile il commento della Lombardi che si è detta piuttosto stupita della questione, stupita forse del fatto che un giornalista faccia domande. E non le è piaciuta neanche la nota della giornalista conduttrice di Report: “Con tre milioni di disoccupati smettetela di parlare dei vostri scontrini”. Irriconoscenza della trionfatrice delle quirinarie? Oppure una crepa nel meccanismo della scelta dei candidati online? La scelta che ha permesso ad alcuni fortunati di vincere  la più generosa delle lotterie: il Parlamento. Una lotteria a cui per partecipare bastava dire “Mi piacciono le biciclette, vorrei un mondo con l’acqua pubblica e un salario per tutti”.

Con il motto “uno vale uno”, i 1400 candidati sono stati votati da 95 mila persone, quindi con poche centinaia di voti si poteva raggiungere il primo posto in classifica senza controlli, senza verifiche o scrutatori. Ma queste sono cose vecchie.

4 pensieri riguardo “Grillini contro tutti: dopo Napolitano è il turno della Gabanelli

  • Non si parlava di Grillo nel pezzo, ma dei portavoce di Camera e Senato, Lombardi e Crimi e le loro dichiarazioni non sempre edificanti nè per loro nè per il movimento.

  • Non si parlava di Grillo nel pezzo, ma dei portavoce di Camera e Senato, Lombardi e Crimi e le loro dichiarazioni non sempre edificanti nè per loro nè per il movimento.

  • In Italia tutti i politici dovrebbero essere come Grillo, chiari, trasparenti, puliti, incensurati, coerenti e veritieri! Ma va di moda il berlusconismo e il Governo Letta ne è la prova, l’associazioni che vedono insieme in affari privati Letta e Alfano, politici di destra e sinistra e attuali ministri, sponsorizzati da Lottomatica, Sisal, Enel, Eni e tanti altri, affinché§é al Governo si faccia la politica che conviene a loro signori e non agli italiani. Giustamente in un pianeta strutturato in questo modo, uno come Grillo e il popolo stesso, vengono messi da parte! Intanto Berlusconi si è dotato di esercito, contro la magistratura, vedi http://www.esercitodellaliberta.it/ e si continua a parlare male di Grillo? Ma siete patetici e ridicoli, nonché servi del sistema infetto!

  • In Italia tutti i politici dovrebbero essere come Grillo, chiari, trasparenti, puliti, incensurati, coerenti e veritieri! Ma va di moda il berlusconismo e il Governo Letta ne è la prova, l’associazioni che vedono insieme in affari privati Letta e Alfano, politici di destra e sinistra e attuali ministri, sponsorizzati da Lottomatica, Sisal, Enel, Eni e tanti altri, affinché§é al Governo si faccia la politica che conviene a loro signori e non agli italiani. Giustamente in un pianeta strutturato in questo modo, uno come Grillo e il popolo stesso, vengono messi da parte! Intanto Berlusconi si è dotato di esercito, contro la magistratura, vedi http://www.esercitodellaliberta.it/ e si continua a parlare male di Grillo? Ma siete patetici e ridicoli, nonché servi del sistema infetto!

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