Diritti dei figli, uguali
E’ finalmente arrivata la notizia da sempre tanto attesa: i figli naturali sono equiparati ai figli legittimi, nati all’interno del matrimonio.
Mai più “figli di serie b”. Risultato storico. Il disegno è diventato legge alla Camera con 366 favorevoli, 31 contrari, 58 astenuti. Questa innovazione tocca da vicino 100mila figli naturali nati nel nostro Paese, quasi il 20% del totale.
Fino all’entrata in vigore di questa legge, in Italia, vi era il folle panorama di diversità tra i bambini, tra i loro diritti e i loro doveri. Fratellastri e sorellastre, parole che solo a pronunciarle suonano al quanto male e che, da oggi, potremo mettere nel dimenticatoio, prendere una penna e cancellarle dal vocabolario, andando invece, a rinforzare, sottolineare, mettere in grassetto ancor di più, la parola uguaglianza.
Questo il concetto che ha spinto i 366 voti favorevoli della Camera:
“Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni. Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti. Il figlio minore – che ha compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento – ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano. In tutti gli articoli del Codice le parole figli legittimi e figli naturali sono sostituite semplicemente da figli”.
L’innovazione non si ferma qui, doloroso toccare il tema dei figli nati da incesto – bimbi nati da persone legate da vincolo di parentela, fino al secondo grado – però troviamo anche su questo tema un miglioramento: è stato riformulato l’art. 251 del codice civile e ampliata la possibilità di riconoscimento dei figli nati da queste relazioni.
Anche per la situazione dei figli contesi, non dimentichiamo e non riusciamo a togliere dagli occhi le immagini di Leonardo, il bambino conteso tra mamma e papà portato via con forza all’uscita di scuola, vi è un’altra modifica del Senato, in caso di controversie tra i genitori, dei procedimenti di affidamento e mantenimento dei figli si occuperà, d’ora in avanti, il Tribunale ordinario.
Fa sempre piacere quando vengono migliorate situazioni riguardanti bambini, che spesso pagano colpe assolutamente non loro, il diritto all’istruzione e ad avere un fratellino e una sorellina, non un fratellastro e una sorellastra.