Cronaca

Napoli-Palermo 3-3: psicodramma sotto l’ombra del Vesuvio

Napoli-Palermo 3-3 è stata una partita dai mille volti: emozioni, rabbia, frustrazione, noia. Per uno psicodramma che in terra azzurra sembra non aver fine.

Facciamo un doveroso prologo: il Palermo merita rispetto. Una squadra collaudata, coriacea e dotata di ottime individualità che ha già fermato l’Inter di Mazzarri (una tra le squadre più in forma di questo torneo), di conseguenza non è certo così sorprendente l’ottenimento di tale risultato al San Paolo, nonostante l’enorme divario tecnico. Il Napoli, d’altro canto, sta vivendo un vero e proprio incubo ad occhi aperti, dimenticandosi che ci sono state comunque tante squadre di livello, in passato, ad aver iniziato un campionato col piede sbagliato.

Niente drammi quindi? Non proprio. Napoli-Palermo 3-3 ha evidenziato in un sol boccone tutti gli obbrobri che la squadra di Benitez può offrire: reparti completamente sfilacciati, amnesie difensive, distrazioni sulle palle inattive, condizione fisica precaria, poca grinta, tanti errori individuali e troppa, troppa demoralizzazione. Il gioco del calcio è innanzitutto un gioco, anche se oramai s’è tramutato più in un business: peccato che in campo ci vadano i giocatori, più che i soldi, e sul terreno verde si gioca con gioia, ardore e determinazione, oltre che con intelligenza e furbizia. Aggettivi che attualmente vanno attribuiti più al Palermo di Iachini che al Napoli di Benitez, seppur i rosanero avessero comunque tanto da perdere.

La paura di tutti è che per gli azzurri non si tratti di un periodo unicamente sfortunato: all’andata del doppio match con il Bilbao la squadra non aveva comunque convinto, per poi mostrare al ritorno tutta la sua psicolabilità. I punti deboli del Napoli di Benitez non sono stati affatto corretti rispetto allo scorso anno, e sia le circostanze, sia lo stato di forma non eccellente degli attaccanti ha contribuito al resto: più che un problema di singoli ci troviamo di fronte ad un equivoco tattico non indifferente, ad un modulo poco adatto ai giocatori messi in campo. A volte tale “limite” è stato oscurato dai risultati stessi, ma quando le cose vanno male tale lacuna viene a galla in maniera davvero evidente.

La soluzione a tutti i mali per il Napoli? Forse i giocatori dovrebbero iniziare a scrollarsi un po’ di paura e tensione di dosso, ma anche questo fa parte del gioco: la forza di una squadra si vede anche nei momenti di difficoltà, e attualmente, gli azzurri sono una compagine molto debole, almeno mentalmente. Napoli-Palermo 3-3 è stata una partita divertente solo a tratti, poi ha vinto la paura; entrambe le squadre avevano i propri motivi per sentire la tensione, ma alla fine l’ha subita la squadra maggiormente “impaurita”. Forse sgomberare la mente e provare a giocare senza fantasmi per la testa può divenire una valida soluzione, ma si sa, quando hai tutti contro non è mai facile.

Analizzare tatticamente la partita non è corretto, ecco perché abbiamo parlato del vero fattore che ha determinato il match, quello mentale: il divario tra le due squadre era troppo ampio, seppur il Palermo rappresenti una compagine interessante. Ecco perché forse il calcio è lo sport più bello del mondo: può andare contro ogni pronostico. Purtroppo per i tifosi del Napoli.

Foto: si24.it

Giuseppe Senese

Sono un laureando in Scienze e Tecnologie Informatiche, che nutre anche numerose passioni come la musica, il cinema e il calcio. Adoro il Rock Progressivo degli anni 70' (soprattutto quello britannico e quello italiano) e sono un tifoso sfegatato del Napoli.

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