Cronaca

I benefici del CBD e come assumerlo

CBD è la sigla che sta per “cannabinoide”, ovvero una sostanza naturale che si trova nella cannabis, nota anche come marijuana, e anche nelle piante di canapa.

Un tema controverso e che genera molti dibattiti anche se, a scanso di equivoci, si deve subito precisare che il CBD, a differenza di altri cannabinoidi come ad esempio il THC, non è inebriante o psicoattivo. I fautori del CBD affermano che può essere usato per trattare condizioni come dolore cronico, infiammazione, emicrania, epilessia, malattie autoimmuni, depressione e ansia: la ricerca su alcune di queste affermazioni è in corso e c’è ancora molto sul CBD che deve essere scoperto.

Finora, sappiamo che il CBD è un trattamento comprovato quando si tratta di epilessia e le prime ricerche stanno mostrando risultati promettenti riguardo a vari disturbi d’ansia. La capacità di lenire del CBD è forse il suo effetto più popolare e il motivo per cui il suo uso è così diffuso.

Come assumere il CBD?

Oggi è possibile trovare il CBD in capsule, come si può vedere sul sito https://cbdbenefico.it/capsule/, in basi oleose per vaporizzatori, ed ancora in tinture, prodotti alimentari e prodotti di bellezza come creme da bagno o lozioni. Tutti i cannabinoidi producono effetti nel corpo interagendo con i recettori dei cannabinoidi, che fanno parte del sistema endocannabinoide. Il corpo produce due recettori:

  • I recettori CB1 sono presenti in tutto il corpo, in particolare nel cervello. Coordinano il movimento, il dolore, l’emozione, l’umore, il pensiero, l’appetito, i ricordi e altre funzioni.
  • I recettori CB2 sono più comuni nel sistema immunitario. Influenzano l’infiammazione e il dolore.

Il THC si lega ai recettori CB1, ma il CBD stimola i recettori in modo che il corpo produca i propri cannabinoidi, noti come endocannabinoidi. Oggi sono sempre più le persone che si avvicinano al CBD per usi disparati: il mercato si è ampliato ed è possibile trovare tanti prodotti, di ogni genere, anche per utilizzo di integratore alimentare.

Il consiglio è quello di rivolgersi sempre e comunque ad un professionista che prescriva il ricorso al Cbd e di non fare mai in autonomia. I pericoli di un approccio fai da te possono essere anche molteplici.

Foto di Julia Teichmann da Pixabay

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