“Cantonata Zingaretti su Centrale Acquisti già in Mafia Capitale”
Con la recente delibera n.71 arriva l’ennesima grave bacchettata di Anac sulla stessa Direzione Regionale Centrale Acquisti già nell’occhio del ciclone di Mafia Capitale. Leodori convochi consiglio regionale, Zingaretti riferisca in aula
Riceviamo nota di Fabrizio Santori e pubblichiamo
“C’è voluta una lettera anonima a far muovere i riflettori dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha pizzicato una nuova nomina di un soggetto inconferibile da parte del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Solo pochi giorni fa l’Anac aveva intimato il governatore Zingaretti a bloccare le nomine in merito alla vicenda riguardante il commissario straordinario dell’Ipab Ss. Annunziata di Gaeta, fatta dal presidente della Regione Lazio senza verificare eventuali incompatibilità. Ma quanto scritto nella delibera Anac n. 71/2015 a firma Raffaele Cantone, pubblicata in data odierna, è decisamente più grave e si rasenta l’assurdo.
Zingaretti ha conferito un incarico dirigenziale dell’area Gestione delle Procedure di Gara della Direzione Regionale Centrale Acquisti ad un soggetto socio di una società che svolge da oltre sei anni consecutivi un’attività professionale di assistenza tecnico-organizzativa e di consulenza specializzata per la predisposizione di gare presso la stessa Direzione Regionale Centrale Acquisti. Un’inconferibilità specifica gravissima soprattutto su un settore già nell’occhio del ciclone di Mafia Capitale. Il presidente del consiglio reginale Daniele Leodori convochi immediatamente un consiglio regionale chiamando a riferire il presidente della Regione che pensa ancora di poter giocare con le nomine. E’ proprio il caso di dire che si tratta dell’ennesima disonorevole cantonata di Zingaretti” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
Stralci della Delibera Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione n. 71 del 7/10/2015
Provvedimenti conseguenti all’accertata inconferibilità di cui all’art. 4, co. 1, lett. c) del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39 con riguardo all’incarico di dirigente dell’Area gestione delle procedure di gara della Direzione regionale centrale acquisti della regione [omissis]- Fascicolo UVMAC/3520/2015
“Nel corso di tale audizione è emerso che la carica di dirigente dell’Area gestione delle procedure di gara è stata conferita a un dirigente esterno all’amministrazione, perché, come ha di fatto riferito la dott.ssa [omissis], un bando interno tra i dirigenti regionali è andato deserto, per cui la stessa dirigente ha provveduto con delibera a propria firma a nominare il dott. [omissis] , conosciuto agli enti amministrativi della Regione [omissis]per essere in stretti rapporti di consulenza con la [omissis] società più volte aggiudicataria di appalti e gare banditi dalla regione [omissis].”
“ L’imparzialità della posizione dei titolari di incarichi dirigenziali deve essere assicurata in termini di inconferibilità degli incarichi, se il soggetto destinatario del possibile incarico ha svolto attività che determina la presunzione di un potenziale conflitto di interessi.”