Cronaca

Recensione Aleph, il viaggio di Paulo Coelho.

copertina libro "Aleph" di Paulo Coelho

“Un uomo di nobile stirpe partì per un per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare.” Luca, 19,12. La prima pagina di “Aleph” inizia così, la storia di un uomo che per trovare il suo regno, intraprende un viaggio lontano dalle sue terre.

Ritrovare ciò che gli  apparteneva, il contatto con la propria spiritualità perduta attraverso lo scorrere dei giorni, tutti uguali: ecco cosa ha spinto Paulo Coelho a partire, attraversando la Transiberiana, per ritrovare ciò che pensava di aver perduto. Un libro autobiografico, la storia di un uomo e del suo riscatto, il perdono che cerca da anni troverà voce in una ragazza, ormai donna. Quando l’amore supera ogni cosa, gli anni e le vite, riesce a trovare il suo spazio in semplici gesti, in un abbraccio, in un bacio,  trovando  la verità che per troppi anni è rimasta nascosta.

Un treno diventa la metafora della vita, ogni vagone rappresenta le varie dimensioni che popolano il nostro spazio- tempo, che è semplice relatività. Il racconto di un amore senza confini, che supera la logica e la razionalità. Hilal, una giovane turca violinista che Paulo Coelho  ha amato cinquecento anni prima ma che  ha tradito, negandosi la felicità in questa vita. La ricerca del suo regno, il riscatto, il bisogno del perdono porteranno entrambi al limite, fino a uno scontro,che segnerà per sempre le loro vite. Parole che arrivano da lontano ma toccano nel profondo, con la consapevolezza che niente è inventato ma ogni cosa è stata vissuta dal protagonista.

Da autore a personaggio, Paulo Coelho riesce a incantare i suoi lettori, ammaliandoli con le sue parole. Un susseguirsi di colpi di scena che porteranno alla scoperta della verità, attraverso il Cerchio di Fuoco e la conoscenza di un amore che risiede negli occhi dell’altro. “Aleph” è la scoperta di una realtà vissuta con gli occhi di Paulo Coelho, l’affermazione che l’amore puro supera ogni ostacolo.

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