Bacche velenose. Anche SenzaBarcode aveva segnalato
Dichiarazione a proposito delle bimbe avvelenate. Dalla Fiera Roma: “Noi, vittime della stessa incuria”. SenzaBarcode se ne era occupato.
“Leggiamo con sgomento la notizia delle bmbe che hanno rischiato l’avvelenamento per avere ingerito bacche tossiche tra l’erba alta nella zona limitrofa ai nostri cancelli di Fiera Roma. Purtroppo è un incidente annunciato e che si sarebbe forse potuto evitare. Almeno negli ultimi tre anni Ama non è mai passata né altri servizi analoghi per il decoro e la pulizia sono stati erogati, con i risultati che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti”.
“Questo problema da noi denunciato più e più volte, da ultimo sabato, con un post pubblicato sui social, ora arriva all’evidenza di tutti per questo episodio. Non avendo ottenuto risposte né tanto meno soluzioni dal Municipio di pertinenza, per garantire il decoro dovuto ai nostri visitatori, espositori e collaboratori periodicamente, a nostre spese e per quanto le nostre finanze ci consentono, abbiamo attivato servizi di pulizia, pur essendo evidentemente l’area in questione suolo pubblico e dunque ovviamente non di nostra competenza e pur dovendo noi ugualmente pagare un servizio di pulizia pubblico che altrettanto evidentemente non viene erogato”.
“É inaccettabile” continua la nota
“E ora suona francamente come una amara beffa il sentirsi chiamare in causa, in maniera del tutto impropria, per questo episodio doloroso. Siamo vicini alle piccole e ai loro genitori, anche noi come loro vittime di una disattenzione grave verso i cittadini e le realtà produttive del territorio”.
SenzaBarcode aveva trattato il tema dei rifiuti e decoro della zona insieme al consigliere municipale Daniele Catalano, l’interrogazione che presentò non ebbe successo e di conseguenza non cambiò nulla.
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