PM Bologna Trasmissione DEDALUS sulla sicurezza in città
Dedalus, ancora una volta l’importante lavoro svolto dalla Polizia Municipale in Città viene sminuito e sottovalutato dall’Amministrazione.
Riceviamo e pubblichiamo
In occasione della puntata di Dedalus trasmessa su E’-TV il 10 aprile sul tema della “Sicurezza a Bologna” l’Assessore Nadia Monti, di fronte alle tante criticità segnalate dagli ospiti presenti e dai cittadini telespettatori, ha fatto perdere all’Amministrazione l’ennesima occasione per evidenziare come la Polizia Municipale bolognese è a tutti gli effetti in prima linea per la lotta alla microcriminalità e al degrado. Ogni giorno i poliziotti municipali intervengono negli sgomberi di case acer occupate, nella lotta all’abusivismo commerciale, nel contrasto all’attività di lavavetri abusivi e tanto altro.
Di questa importante attività sembra non si voglia dar conto e merito, sembra ci sia una volontà di oscurarla. Da anni la Polizia Municipale collabora attivamente e quotidianamente con le altre forze dell’ordine nella lotta alla microcriminalità (l’ anno scorso 60 arresti di borseggiatori, spacciatori, rapinatori; con l’ausilio degli insostituibili cani antidroga della Polizia Municipale si sono sequestrati 8 chili di droga, sono state ritrovati 390 veicoli rubati)! La Polizia Municipale di Bologna meritava ben altra considerazione da parte del nostro Assessore!
Tuttavia amministratori e politici, a quanto pare, non sanno nemmeno quali sono i nostri compiti e il nostro quotidiano impegno.
Bene ha fatto Carlo Del Percio, dirigente Sulpl bolognese, intervenuto sul tema telefonicamente a ricordarlo, nonostante le parole dell’Assessore avessero già scatenato le critiche al nostro Corpo dei telespettatori (facciamo solo multe, non ci siamo mai…).
Ci saremmo aspettati dall’Assessore, al posto del solo trasmettere al Comandante l’ intervento del collega Del Percio, che ha difeso l’attività del Corpo di Polizia Municipale e dei colleghi in ragione della sua attività sindacale, un impegno a sostenere le nostre battaglie sia in campo nazionale (lo Stato ci ignora negandoci l’equo indennizzo, negando gli aspetti usuranti del nostro lavoro) sia nelle pubbliche amministrazioni locali dove spesso veniamo snobbati e dimenticati, quando non diventiamo oggetto di veri e propri attacchi alla sicurezza e alla dignità del nostro lavoro.