Flash Roma: quota nido terzo figlio. Raggi risponde a Cattoi
M5s Raggi: in risposta all’assessore Cattoi sull’abolizione della quota nido per il terzo figlio, richiamo alla Costituzione ed all’equità contributiva.
SenzaBarcode intervistò l’assessore Alessandra Cattoi proprio sul tema quota nido terzo figlio….
Oggi l’Assessore Cattoi al Corriere della Sera dichiara sull’abolizione della quota nido per il terzo figlio: “a prescindere dal reddito, è un principio di equità contributiva e non una volontà di danneggiare le famiglie numerose…”.
Ebbene, ricordiamo all’assessore di sinistra, evidentemente non molto preparata sul punto, che se l’equità contributiva si fonda sull’art. 53 della Costituzione in base al quale tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, l’Amministrazione deve tenere in considerazione quanto stabilito anche dall’art. 31 della Carta Fondamentale che sancisce l’obbligo per la stessa Amministrazione di agevolare “con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose”.
Il M5S è stato favorevole all’abolizione generalizzata dell’esenzione, proprio in ragione dell’equità contributiva richiamata dalla Cattoi, ma ha chiesto, evidentemente senza risultato, che fosse mantenuta (ed anzi aumentata) la soglia di esenzione proprio per agevolare quelle famiglie numerose che oggi, schiacciate dal peso di una tassazione sempre escrescente, non riescono ad arrivare neanche alla terza settimana. Ad aggravare questa situazione, ricordiamo che l’aumento di tutte le tariffe che riguadagno la scuola sono intervenute dopo la preiscrizione dei bambini, ossia quando le famiglie avevano già deciso in base alle tariffe previgenti.
Noi continueremo a batterci per la sospensione di questi aumenti e per la reintroduzione dell’esenzione per le fasce meno abbienti, nel frattempo, qualcuno spieghi alla Cattoi, il significato della parola “equità”, visto che per questa equità, le famiglie stanno morendo.
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