Che cos’è la trilogia Eastrail 177?
M.Night Shyamalan è un autore particolare. È un bravo narratore, ineccepibile nel comparto tecnico ma, purtroppo, è poco costante nella qualità. Parliamo di trilogia Eastrail 177!
Shyamalan alterna grandi pellicole (vedi Il Sesto Senso, Signs, The Village) a molti insuccessi (vedi Lady in the Water, L’ultimo dominatore dell’aria, After Earth). Senza dubbio questa trilogia è tra i suoi lavori più interessanti. Tutto comincia durante la post-produzione de Il Sesto Senso (film che lo lancerà a livello globale).
Il regista indiano è sempre stato un appassionato di fumetti in particolare della tradizionale struttura in tre parti (la “nascita” del supereroe, le sue lotte contro i malfattori e la battaglia finale dell’eroe contro l’acerrimo nemico). Trovando la sezione sulle origini la più interessante, ha deciso di scrivere Unbreakable come una storia di nascita dell’eroe. Fin dall’inizio Shyamalan ha in mente le due star per il suo prossimo progetto: Bruce Willis, con cui aveva già lavorato, e Samuel L.Jackson (che all’epoca aveva già girato Pulp Fiction, Star Wars Episodio I e Jurassic Park). La sceneggiatura convince Disney che compra il soggetto, tramite la Touchstone Pictures, per 5 milioni di dollari. La pellicola, a fronte di un budget di 75 milioni di dollari, ne incasserà più di 200.
Dopo il successo di Unbreakable (uscito nel 2000, due anni prima di Spider-Man di Sam Raimi), Shyamalan decide di continuare il suo percorso in altri generi abbandonando il mondo dei fumetti e dei supereroi
Dopo 16 anni, il regista scrive e dirige Split, un horror/thriller che inizialmente aveva come protagonista Joaquin Phoenix (poi sostituito da James Mcavoy). La pellicola, partendo con un bassissimo budget di soli 9 milioni di dollari, incassa più di 270 milioni diventando uno dei migliori incassi per la Blumhouse Production.
Inizialmente Split non doveva essere un seguito di Unbreakable ma Shyamalan ha voluto creare una propria trilogia supereroistica che si scontrasse con i grandi franchise Marvel.
Infine, dopo solo due anni, arriva nelle sale Glass
Un progetto molto ambizioso (che unisce i personaggi di Unbreakable di proprietà Disney con quelli di Split di Universal). La pellicola guadagna bene (al box office incassa poco meno di 250 milioni di dollari) ma la critica stronca il prodotto per una sceneggiatura poco coesa ed un finale confusionario.
Tralasciando le critiche all’ultimo capitolo di questa trilogia è indubbio che l’autore indiano ha voluto creare una piccola saga con un universo nuovo ed originale che andasse ad analizzare le fragilità dell’eroe e dell’essere umano. Un progetto interessante che mostra le abilità di Shyamalan come autore e regista.