Marco Cocceio Nerva
Si continua a parlare di imperatori a Ti racconto una storia, ideato e condotto da Andrea Barricelli. Oggi è la volta di Marco Cocceio Nerva.
Dopo la morte di Domiziano, avvenuta in seguito ad una congiura, l’Impero romano si trova nuovamente senza una dinastia regnante: il Senato prende dunque una decisione che farà la fortuna di Roma nel futuro prossimo: quella di scegliere, in sostanza, il miglior governante possibile, almeno sulla carta. I senatori propongono dunque il nome di uno dei loro colleghi più stimati e rispettati, quello di Marco Cocceio Nerva, che mette peraltro d’accordo anche il popolo e l’esercito, in una comunione di intenti raramente vista nel mondo romano.
Marco Cocceio Nerva nasce l’8 novembre del 30 in Umbria, precisamente nell’odierna Narni, all’epoca nota come Narnia: vive un’infanzia tranquilla ed una gioventù agiata, figlio com’è di un famoso giurista e nipote, per parte di madre; pur non dandosi al cursus honorum, fa comunque carriera come generale e governatore della provincia della Mauretania, in Africa. Sotto Domiziano Nerva ricopre anche il consolato e si fa notare per il suo senso della giustizia e della misura.
Quando Nerva viene acclamato imperatore
all’età non più verdissima di 66 anni, le sue azioni fanno subito capire che il Senato ha fatto la scelta giusta: fa cessare le persecuzioni contro i cristiani e gli ebrei; proclama un’amnistia per gli esiliati sotto il regno di Domiziano, smantella la rete di delatori da lui creata. Abolisce i processi di lesa maestà. In campo economico, attua una politica di sgravi fiscali, prestiti e sussidi per favorire le comunità italiche e dà un importante impulso all’agricoltura, da sempre cuore pulsante dell’economia della penisola. In campo edilizio, riorganizza interamente il sistema di distribuzione delle acque della città di Roma.
Da notare che il Senato, che pure lo aveva eletto imperatore, lo considera fin troppo mite, tanto da promuovere contro di lui una congiura, sventata senza troppe problematiche. Sapendo di non avere ancora molto da vivere, essendo anziano e malato, Nerva fa in modo di adottare quello che ritiene di essere il migliore futuro Imperatore: senza scegliere un proprio familiare, fa infatti ricadere la propria scelta su Marco Ulpio Traiano, un abilissimo generale peraltro reduce da una vittoria militare sul confine germanico.
Il 27 gennaio 98, infine, a 68 anni, Nerva muore e le esequie, per volere di Traiano, vengono celebrate in forma solenne
con le ceneri che vengono addirittura deposte nel Mausoleo di Augusto. Il successore di Nerva sarà forse il più grande imperatore della storia di Roma, ma ci piace, nel nostro piccolo, tributare il giusto rispetto all’autore di questa fortunata scelta, oltre che ad un governante giusto ed assennato.
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