Lazio, bene imprese e green economy
Lazio prima regione italiana per crescita numero imprese, a Frosinone +0,63%. Zingaretti: “ottimo risultato, continuiamo a puntare su semplificazione e green economy”.
Nel 2019 il Lazio è la prima regione italiana per aumento del numero di imprese registrando una crescita di 9.206 attività. Gradino più alto tra le regioni italiane anche per il tasso di crescita (+1,4%), un valore oltre tre volte superiore alla media nazionale (+0,44%) e unica regione italiana che supera l’1%. È quanto emerge dai dati diffusi oggi da Unioncamere-Movimprese sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel 2019.
La crescita delle imprese nel Lazio è distribuita su tutto il territorio, tutte le province, infatti, presentano una crescita del numero di imprese positiva e superiore alla media nazionale: a Frosinone si registra un aumento di 302 imprese con un tasso di crescita dello 0,63%, nettamente superiore alla media nazionale (+0,44%).
Le imprese totali del Lazio raggiungono le 662.514 unità, un valore pari al 10,9% del totale delle imprese italiane
“Ottimo risultato. Il Lazio si conferma una regione attrattiva per le nuove imprese – ha commentato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Diventare imprenditore è un atto di coraggio e di fiducia nel futuro, il compito delle Istituzioni è quello di aiutare e supportare queste iniziative. Aumentano le imprese e aumentano anche le responsabilità della nostra amministrazione.
Il nostro impegno in questi anni è stato proprio quello di creare le condizioni migliori per far nascere nuove imprese e far crescere quelle esistenti. Green economy, Semplificazione, Internazionalizzazione e Digitalizzazione sono le azioni chiave su cui puntiamo da sempre per migliorare la nostra competitività e garantire una crescita sostenibile. C’è ancora molto da fare – ha concluso Zingaretti – ma il Lazio cresce e questo è fondamentale per garantire una migliore qualità della vita dei cittadini e nuove opportunità di lavoro anche per i giovani che vogliono rimanere nel nostro territorio”.
Pingback: Il crowdfunding di Ener2crowd per gli investimenti green - SenzaBarcode