Uso e disuso della lingua italiana – Il caso Frontex
SenzaBarcode, in collaborazione con Matris Lingua, organizza il primo incontro per discutere insieme dell’uso (o disuso) della lingua italiana nell’Unione Europea.
È sul “caso Frontex” che si articola il primo dibattito organizzato da SenzaBarcode e Matris Lingua. L’appuntamento, aperto al pubblico, è presso la biblioteca comunale Vaccheria Nardi – via Grotta di Gregna ,37 – dalle 15. Al termine dell’esposizione degli esperti sarà aperto il microfono tra i presenti.
Recenti statistiche collocano la lingua italiana tra le cinque maggiormente studiate al mondo. Tenendo conto che l’inglese è la lingua veicolare per eccellenza, lo spagnolo gode del retaggio delle ex colonie in Sud America, in Centro America e nel Nord America. In Messico la popolazione madrelingua cinese, e quella indiana, gode dello sviluppo demografico, la collocazione dell’italiano tra le cinque più studiate al mondo, al di la della massiccia emigrazione del secolo scorso, è un risultato significativo e significante.
Mentre, però, all’estero la lingua di Dante è riscoperta ed apprezzata, in Italia si pecca ancora, e sempre più, di esterofilia. Dapprima in ambito tecnico e poi nelle cose di tutti i giorni
L’uso di una lingua straniera porta all’impoverimento della propria lingua madre con la quale si formano i pensieri e le idee e che ci qualifica come esseri umani e come comunità. Ciò che siamo e ciò che abbiamo fatto, è la realizzazione del nostro pensato; pensato in italiano.
Oltre all’azione individuale per reagire a questo impoverimento culturale, le istituzioni italiane (e quelle europee perché l’Italia è in europa) che fanno? Come reagiscono?
Da questa premessa un primo incontro ed un approccio che parte da un caso pratico, una iniziativa che è stata assunta da un cittadino italiano, un quivis de populo, che ha chiesto di non essere discriminato sotto il profilo della lingua; della sua lingua madre: l’italiano.
Il caso particolare è costituito da Frontex che non usa l’italiano nella sua comunicazione. Frontex è una delle quarantaquattro agenzie indipendenti europee. Il sito internet di Frontex è in inglese. Non è tradotto in nessuna delle altre lingue ufficiali ed, in particolare, è totalmente assente la versione in italiano. Un cittadino italiano ha chiesto che Frontex rimediasse a tale “dimenticanza” ma Frontex si è, per ora, rifiutata di aggiornare il proprio sito. Anche alla raccomandazione ufficiale del Mediatore europeo, ancora non ha provveduto (ha ottenuto una proroga fino al 26 novembre). Gli atti ufficiali di Frontex sono pubblicati in inglese (sul sito internet).
A richiesta specifica del cittadino italiano di averli tradotti, Frontex ha opposto un rifiuto
Il problema della politica linguistica esterna dell’Unione Europea e delle sue autorità indipendenti, originato dal caso dell’italiano, si è reso evidente e pubblico con l’indizione, da parte del Mediatore europeo di una “Consultazione pubblica: uso delle lingue nelle istituzioni, negli organismi, negli uffici e nelle agenzie dell’UE” aperta a fine luglio 2018 e conclusa a fine settembre 2018 (i cui risultati non sono ancora stati pubblicati).
Questo il caso particolare per dibattere l’importanza della tutela della lingua italiana, la necessità di continuare ad usare la propria lingua madre, il rispetto, da parte della Unione Europea e delle sue agenzie, del diritto dei cittadini a non essere discriminati sulla base della loro lingua, ed infine, ma non per ultimo, il mancato rispetto del diritto alla conoscenza dei cittadini che non sono informati di ciò che viene fatto in loro nome e conto nella propria lingua.
In Europa i tuoi diritti ed i tuoi interessi, le tue idee ed i tuoi progetti, le tue speranze ed i tuoi soldi di cittadino sono perduti perché la tua lingua è stata tagliata. L’Unione Europea non parla la lingua dei suoi cittadini, non parla la lingua di oltre mezzo miliardo di persone. L’italiano, lingua ufficiale dell’Unione Europea e lingua di uno degli Stati fondatori dell’Unione Europea, non è utilizzata per i documenti ufficiali delle istituzioni europee. Non è utilizzata per i siti internet che costituiscono la maggior fonte di informazioni per i cittadini su cosa fa, per loro, l’Unione Europea. Da questo caso particolare, un primo incontro, per discutere in italiano di italiano, una lingua che, internazionalmente, si pone tra le cinque maggiormente studiate.
Sarà un piacere offrire un brindisi ai presenti e scambiarci gli auguri!
Intervengono, Flavio Del Soldato, Rocco Giuseppe Martino, Aldo A. Pazzaglia. Modera, Diego Sabatinelli.