Partecipate, Fassina “Luci e ombre. Sindaca lavori a Patto per Roma”
Piano partecipate, Luci e ombre. Sindaca lavori a Patto per Roma. Nota Stefano Fassina, deputato di Si e consigliere di Sinistra per Roma.
Finalmente è arrivato il piano di riordino delle partecipate. Un atto necessario, non soltanto per legge ma per riqualificare servizi e predisporre strumenti per il rilancio della città. Lo valuteremo nel merito e con attenzione. Va riconosciuta la qualità del lavoro svolto dall’assessore Colomban e la linea di riqualificare la proprietà comunale, senza illusorie scorciatoie di privatizzazioni.
Dal M5S ci saremmo aspettati anche un intervento su Acea, al fine di scorporare le attività idriche e affidarle a un’azienda speciale interamente del Comune. Lo scarto tra promesse e atti è evidente. Anche per il piano presentato oggi dobbiamo rilevare l’assenza di un adeguato coinvolgimento del Consiglio Comunale, come avvenuto con Atac. Ricordiamo ancora una volta che le aziende municipalizzate sono, per legge e per Statuto di Roma Capitale, materia di Consiglio Comunale.
Il punto fondamentale sul quale è urgente aprire una discussione con il Governo è l’insostenibile carenza di risorse per la Capitale: come ricordato dall’assessore, in termini pro-capite Roma ha una frazione delle dotazioni finanziarie di Milano, nonostante una densità abitativa di circa un terzo rispetto al Capoluogo lombardo, le gravose funzioni nazionali, lo status fiscale delle ambasciate, dello Stato Vaticano e della Fao.
Come ripetiamo da oltre un anno, per recuperare almeno in parte le risorse dovute a Roma, si deve partire dalla ristrutturazione del debito storico del Campidoglio che, per larga parte, è verso Cassa Depositi e Prestiti a tassi di interessi assurdi, superiori al 5%. La Sindaca Raggi apra un’offensiva politica per un Patto per Roma.
Roma è questione nazionale.
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