Cronaca

CasaPound, cantando inno italiano a Casale San Nicola

CasaPound “Da qua non ci muoviamo, Casale San Nicola deve rimanere agli italiani”

Riceviamo e pubblichiamo

“Da qui non ci muoviamo. Casale San Nicola deve rimanere agli italiani. La difenderemo fino all’ultimo”. Così il vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini, su quanto sta avvenendo nel comprensorio di Roma nord, tra la Braccianese e La Storta dove è imminente l’arrivo di un centinaio di profughi.

“Da quasi tre mesi siamo in presidio 24 ore al giorno, al fianco dei residenti, per impedire che l’ex scuola Socrate venga utilizzata come centro d’accoglienza per rifugiati, mettendo a rischio la vita quotidiana delle 250 famiglie che vivono qui, alle quali non solo non è stato chiesto nessun parere ma nemmeno è stata data alcuna garanzia di sicurezza – spiega Antonini – In un paese in cui le scuole cadono a pezzi, mancano gli asili nido, la povertà è un problema allarmante, con i tanti italiani costretti a vivere in macchina se non ‘suicidati’ dalla crisi, investire risorse in questa peraltro disastrosa gestione dell’immigrazione è folle e apre una strada maestra a chi non perde occasione per speculare, come ci ha insegnato mafia capitale”.

“Vedere italiani come quelli di San Nicola, uomini e donne di tutte le età, persone normali, che mai avrebbero creduto di impegnarsi in una battaglia come questa, intonare l’inno d’Italia e fronteggiare a mani alzate la polizia, ci fa capire però che per questo paese c’è speranza, che il riscatto è alle porte, e che saranno i cittadini in prima persona a non consentire più gli abusi di potere di chi, ben piazzato sulla sua poltrona, ritiene di poter decidere impunemente sulla loro testa senza che nulla accada”.

[youtube]https://youtu.be/CSuzOQp4vYQ[/youtube]

SenzaBarcode Redazione

SenzaBarcode è informazione libera a 360° ! Si parla di attualità, politica, società, cultura, famiglia ma anche notizie e articoli su argomenti più leggeri come lo sport, internet e MOLTO ALTRO! Notizie fornite con occhio personale ma aperto a commenti e dibattiti. Nella redazione di SenzaBarcode lavorano molte persone diverse tra loro ciascuna con la sua storia ed il suo bagaglio culturale, ed è questa disomogeneità – unita al rispetto – che fa sì che l’informazione sia sempre genuina, priva di condizionamenti di qualsiasi tipo e specialmente multi laterale. Tante penne per fare informazione libera e di qualità. Le regole in SenzaBarcode, rispetto della dignità umana e nessun tipo di violenza.

error: Condividi, non copiare!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: