Femen contro il Papa
Le Femen – di cui avevamo già parlato – fanno nuovamente scalpore. Questa vola è l’italia il terreno delle loro manifestazioni.
Sabato 12 Gennaio le attiviste si erano aggregate alla manifestazione del Pd con i cartelli contro Silvio Berlusconi. A loro uso, si sono poi spogliate, rivelando tre corpi dipinti rispettivamente di verde di rosso e di bianco.
Ma quello che ha fatto più parlare è stato il “blitz” durante l‘Angelus del Papa, proprio il giorno in cui in Francia si svolgeva la manifestazione contro la legge sull’approvazione dei “matrimoni gay”.
Quattro ragazze, tra i 23 e i 25 anni, durante l’omelia hanno denudato la parte superiore del loro corpo mostrando le schiena con la scritta “In gay we trust” -richiamo non troppo velato del famoso “In God we trust”- e le pance con la scritta “Shut up”.
Le quattro Femen, tra cui anche la leader del gruppo Inna Shevchenko, hanno inizato a gridare “taci, omofobo” prima che le forze dell’ordine le obbligassero a rivestirsi e le portassero via.
Adesso rischiano una denuncia per manifestazione non autorizzata e atti osceni in luogo pubblico,denuncia che si andrà a sommare a tante altre simili.
Non era la prima volta che le ragazze tentano un analogo atto durante l’Angelus, la scorsa volta, nel novembre 2011, erano state fermate prima del loro spogliarello.
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