Il Vaticano ci lascia i rifiuti. Malagrotta
Pochi giorni fa si era tenuta l’ennesima manifestazioni contro la proroga della discarica di Malagrotta e l’apertura di un nuovo sito “temporaneo” a Monti dell’Ortaccio nei pressi di Valle Galeria; vi aveva preso parte, oltre hai molti enti e associazioni pro-ambiente, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. A nulla però sono servite le proteste poiché il Ministro dell’ambiente Clini con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità di fine anno – articolo 1, dai commi 358, 359 e 360, Legge n. 228 del 2012 – e l’emendamento che prevede il commissariamento di Roma, ha presentato il decreto contro l’emergenza affidando super poteri al Prefetto Sottile per la gestione del “problema rifiuti“.
Il decreto stabilisce che: dal 25 gennaio prossimo i rifiuti prodotti dai comuni di Roma, Stato del Vaticano, Ciampino e Fiumicino vengano trattati negli impianti presenti sul territorio che abbiano capacità residua autorizzata; che entro il 15 febbraio vengano completate le procedure di autorizzazione per l’apertura di altri impianti nella regione; che entro il 30 gennaio debba essere reso operativo il piano di raccolta differenziata a Roma – che fin ora comprende solo il 30 per cento dei rifiuti – e infine prevede che entro fine gennaio debbano essere adottate le misure necessarie per favorire il recupero energetico dei rifiuti. Una presa di posizione, questa, che oltre a risolvere la situazione rifiuti – compresa la chiusura di Malagrotta – dovrebbe evitare l’arrivo a tal proposito di multe dall’ Unione Europea – Roma rischia una multa da mezzo milione al giorno – e magari portarci a raggiungere una linea che vada di pari passo con gli standard europei.
A quanto dice il commissario Sottile gli effetti del decreto saranno visibili in circa 80 giorni e a noi allora non rimane che aspettare.