Cronaca

Recensione: Ha vinto Mario di Cinzia Tocci

Recensione di Ha vinto Mario, l’ultima opera di Cinzia Tocci presidente della casa editrice C’era una Volta

“Ci sono quegli amori, rari e preziosi, che quando si incontrano non vogliono lasciarsi più. Non possono, perchè sono uniti da sempre, destinati al sempre. Si riconoscono e hanno paura che non sia vero, il cuore batte con un nuovo ritmo ogni volta che si ritrovano e gli occhi si illuminano davanti agli altri occhi che vedi ovunque, in un gesto, in un colore, in un profumo, in un tramonto, nel buio delle notti insonni …”

Il libro di Cinzia Tocci è un libro d’Amore che parla di Amore, quello con la maiuscola, quello per la vita, quello per la verità, quello per la Giustizia, anche qui con la maiuscola.

E’ l’Amore per un padre che non c’è più perché vittima della più grande tra le ingiustizie: l’insensibilità ed il pressappochismo di chi è chiamato a svolgere un lavoro dove sensibilità e perizia sono il perno di tutta la professione. Parliamo di sanità e tutto quello che vi ruota intorno, ma anche deontologia in senso più lato, che abbraccia l’agire dell’essere umano in ogni ambito. La musica ed il ballo ci accompagnano lungo il cammino che porta Mario a vincere, ogni figlia per il proprio papà è la Principessa ed ogni babbo per le proprie figlie è il Principe Azzurro. Ed in questo libro padre e figlia danzano insieme alla ricerca della Verità, prima che per ottenere giustizia. Ottengono Giustizia per tutti coloro, forse tantissimi, che non hanno potuto o voluto: magari perché stanchi, spesso perché ingannati. Questo libro lo si può leggere in una manciata di minuti, e dopo quei minuti ci si rende conto di essere tutti più forti ed in grado di affrontare il peggiore dei drammi e la peggiore delle ingiustizie.

“Questo libro è stato scritto con il linguaggio del cuore e delle note musicali che vibrando nell’aria accompagnano le parole. Destinazione Paradiso.”

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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