Intervista a Liet: “Il mio riferimento è Cristina Donà”
Su tutte le piattaforme di streaming è uscito “Eterna”, il primo album della cantautrice LIET. Intervista.
Un disco prodotto da Andrea Lombardini che richiama sonorità indie e new wave. Sono sette i pezzi che lo compongono, sei inediti scritti tra il 2016 e il 2019 e una cover completamente riarrangiata di “Puzzle” celebre brano dei Verdena, uno dei gruppi di riferimento di LIET.
“Eterna” è il tuo primo album. Ce ne parli? Qual è il posto preferito dove componi?
“Eterna” è il mio primo lavoro uscito lo scorso 22 ottobre che raccoglie i brani scritti nell’arco di tre anni. Mi trovavo a Milano per studiare e questi anni di crescita mi hanno portato a riflettere molto sulla mia condizione. Solitamente compongo a casa da sola, prima di lavorare con altri musicisti ho sempre bisogno di confrontarmi con me stessa e capire le mie intenzioni.
Se guardi ai tuoi singoli quale filo conduttore vedi?
I due singoli che hanno anticipato l’uscita di “Eterna” hanno entrambi un arrangiamento molto forte che richiama sonorità new wave, è stato un esperimento che ha colpito molti.
Cosa ti ha spinto verso la musica? Quali sono stati i tuoi riferimenti?
Il mio riferimento musicale è Cristina Donà, di recente hanno scritto di lei descrivendola come “l’antidiva che ha trovato la sua libertà”, ha scritto un disco bellissimo che non vuole adattarsi a niente, ecco per me fare musica è questo ed è la cosa che mi ha spinto a fare certe scelte per il mio disco.
Cosa c’è nella tua vita oltre la musica?
Sto terminando l’università e poi si vedrà… è un grande punto interrogativo per noi giovani questo momento storico.
Del tuo percorso professionale cosa ti rende più orgogliosa?
Aver scelto le persone giuste con cui lavorare.
Quali sono i sogni nel cassetto di LIET?
Mi piacerebbe organizzare un tour estivo girando un po’ tutta Italia continuando a proporre il set acustico (chitarra acustica, basso e gran cassa) con cui ho girato in autunno e inverno.