Criptovalute, dietro Bitcoin cresce Ethereum
Il tema delle criptovalute sta riempiendo le pagine dei giornali ormai da settimane; termini che sono diventati di uso comune, parole come Bitcoin ed Ethereum fanno parte del vocabolario di molti di noi.
Il tutto nasce da una crescita enorme che si è registrata in questi ultimi mesi: le valute virtuali sono diventate un asset tra i più ricercati, paradosso ma anche realtà dell’epoca che stiamo attraversando, così votata a tutto ciò che abbia radici multimediali. Il Bitcoin è indubbiamente la criptovaluta più famosa oltre che di gran lunga la più quotata sul mercato: quasi 60mila dollari di valutazione per un record assoluto, mai registrato prima. alle sue spalle si stanno facendo largo tante altre valute virtuali che si propongono di ripercorrere un percorso simile. Tra tutte, Ethereum.
Bitcoin ed Ethereum, differenze
Le differenze sono molte, evidenti: prima di tutto, hanno usi molto diversi in quanto Ethereum è un’infrastruttura, una blockchain che è agli inizi ma ha il potenziale per rivoluzionare la finanza e la tecnologia. Bitcoin non è altro che una valuta, mentre Ethereum è una tecnologia di registro che le aziende utilizzano per creare nuovi programmi. Sia Bitcoin che Ethereum operano su quella che viene chiamata tecnologia blockchain, tuttavia quella di Ethereum è molto più robusta.
Analizzando la quotazione Ethereum si scopre che è anch’esso in crescita. A spingere su questa ascesa il fatto che si tratta della prima soluzione blockchain che può essere utile per abilitare i cosiddetti contratti intelligenti, ovvero contratti programmabili che nascono con l’intento di essere eseguiti soltanto nel momento in cui vengono soddisfatti termini e condizioni predeterminati. Ecco allora che contratti di questo genere non hanno più la necessità di intermediari fisici che si pongano tra i diversi contraenti, generando un risparmio di tempo ma anche dei costi della transazione.
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Il futuro delle Criptovalute
Il futuro potrebbe quindi essere di questa matrice: sempre più strumenti smaterializzati, basati sul virtuale, in grado di semplificare. Che poi è il motivo per il quale erano nate proprio le criptovalute, inviare e ricevere pagamenti anche da una parte all’altra del mondo, comodamente, con un semplice click.
Solo che poi questi strumenti finanziari hanno registrato un upgrade e sono diventati anche altro: il loro valore, come abbiamo vito, è schizzato alle stelle, ed oggi chi si rivolge alle criptovalute lo fa anche con l’intenzione di investire i propri soldi, su quelli che, per paradosso, sono visti ormai come asset sicuri.
Foto di WorldSpectrum da Pixabay
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