Le Strutture Sanitarie sono inclusive?
L’accessibilità alle strutture Sanitarie delle persone con disabilità molto spesso è difficoltosa poiché presenta barriere architettoniche e sensoriali che non agevolano l’ingresso ai principali servizi di cura per chi lo necessita.
Molti ospedali Italiani sono strutture Sanitarie antiche dotate di scalinate in ingresso sulle quali non sempre sono montate rampe o montacarichi. Nelle sale di attese e nelle sale di prenotazione esami alcune strutture han scelto di mettere la filodiffusione o il televisore per intrattenere le persone non tenendo conto delle esigenze delle persone iper sensoriali e neurodivergenti. Sono scelte che mi fanno capire che siamo ancora lontani dall’idea sociale di inclusione e che la diversità non viene accettata.
Qualche tempo fa l’attivista disabile molto famosa sui social @valetomirotti aveva denunciato l’impossibilità di effettuare un’esame mammografico presso il suo ospedale di riferimento nel mantovano.
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Lavoro in senologia da più di venticinque anni e concordo pienamente con quanto riferito da Valentina. L’accesso alla sala mammografica è già difficoltoso di per se. Inoltre i macchinari, anche quelli di ultimissima generazione, non sono pensati per corpi non conformi.
È giusto pensare che se una persona è in carrozzina l’ultimo dei suoi problemi sia quello di fare una mammografia? Un ragazzo autistico non può necessitare di una visita ambulatoriale dell’otorino o dell’ortopedico?
Un Sistema Sanitario che medicalizza ogni forma di disabilità indistintamente, dimostra di essere proprio il primo posto dove l’accesso alle persone con disabilità risulta difficile e talvolta impossibile.
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