Cronaca

Giustizia condannata per detenzione inumana e degradante

Ministero Giustizia condannato per detenzione inumana e degradante. Avvocato Alessandro Gerardi “ennesima sentenza che condanna lo Stato italiano”

Con un decreto del 4 luglio 2016 il giudice Federico Salvati del Tribunale di Roma ha condannato il Ministero della Giustizia per aver costretto Giacomo Reina a scontare la sua pena in condizioni inumane e degradanti all’interno del carcere romano di Rebibbia.

Al signor Reina, assistito dall’avvocato Alessandro Gerardi, il Ministero dovrà risarcire il danno versando una somma pari a 8 euro al giorno per l’intero periodo di detenzione sofferto (1662 giorni) per una cifra totale di poco superiore ai 13mila euro.

Tra i vari aspetti che hanno portato alla condanna, nell’ordinanza si legge quanto segue:

“– che la stanza in cui il ricorrente era stato detenuto nell’ultimo periodo si caratterizzava per non essere il bagno collocato in un vano separato ma, come pure emerge dalla planimetria allegata alla menzionata nota, collocato nel medesimo ambiente in cui il Reina alloggiava, senza separazioni in muratura o con tramezzatura;”.

Ennesima condanna

alessandro-gerardi-300x198Dichiara l’avvocato Gerardi, membro del comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei: “Si tratta dell’ennesima sentenza che condanna lo Stato italiano per le condizioni disumane in cui ancora oggi costringe a vivere molti detenuti. Ricordiamo che già la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha sanzionato ripetutamente il nostro Paese per le condizioni di sovraffollamento delle carceri, ritenute contrarie al divieto di tortura e a quello di trattamenti inumani  degradanti”.

Per altre informazioni è possibile visitare il sito ufficiale o contattare direttamente l’avvocato Alessandro Gerardi 3384845995.

SenzaBarcode Redazione

SenzaBarcode è una piattaforma di informazione indipendente fondata il 12 settembre 2012 con l'obiettivo di fornire notizie libere e genuine su una vasta gamma di argomenti, inclusi attualità, politica, cultura, società, e molto altro. La missione principale del sito è garantire un'informazione priva di condizionamenti, aperta a commenti e dibattiti, grazie alla pluralità di voci e prospettive dei suoi autori e collaboratori. Dal 14 ottobre 2019 esiste anche www.webradio.senzabarcode.it, la voce del magazine, che trasmette contenuti in linea con la missione del sito. Inoltre, dal 2022, è stata lanciata SBOL, la rivista cartacea del gruppo. SenzaBarcode collabora con SBS Edizioni & Promozione a favore degli autori emergenti, offrendo una piattaforma per la promozione e il supporto di nuovi talenti nel campo letterario.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!