Teatro Brancaccio in scena l’Arte del Cuore
Teatro Brancaccio, in scena gli allievi dell’Accademia L’Arte nel Cuore con la commedia Zia Antonia Zio Peppino e la Malafemmina.
Nella storica cornice del Teatro Brancaccio di Roma, tutto esaurito per la serata del 23 giugno, è andato in scena lo spettacolo Zia Antonia Zio Peppino e la Malafemmina, interpretato dagli allievi diversamente abili e normodotati dell’Accademia L’Arte nel Cuore Onlus diretta da Daniela Alleruzzo.
Dopo una breve presentazione a cura delle madrine Rosaria Renna e Roberta Giarrusso, la presidente dell’Associazione visibilmente emozionata ha ringraziato con calore tutti gli allievi e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo meraviglioso spettacolo. Presentato anche il nuovo interessante progetto editoriale de L’Arte nel Cuore, basato sulla pubblicazione delle vignette Four Energy Heroes nell’inserto Focus Unicusano, distribuito settimanalmente dal Corriere dello Sport, in cui i protagonisti sono 4 supereroi con poteri speciali.
La commedia
La commedia, con la regia di Emiliano De Martino e Marta Iacopini, riproduce fedelmente la storia narrata nel celebre film con la magistrale interpretazione del grande Antonio De Curtis affiancato da Peppino De Filippo, e ripropone quella semplicità, quella spontaneità e quella simpatia squisitamente napoletana. Sul palco si susseguono i personaggi: Zia Antonia e Zio Peppino riempiono la scena con il loro giocoso scambio di battute; mamma Lucia è indaffarata nei preparativi del viaggio del figlio Gianni, prossimo laureando nella città di Napoli; Mezzacapa, vicino di casa e vittima degli scherzi dei fratelli Capone; e infine una dolce bella e brava Marisa Florian, che si innamora del giovane signorino Gianni col quale coltiva il sogno di formare una famiglia.
Intorno a loro si muovono con maestria e leggerezza tanti attori impegnati in balletti, canti, gags e scambi di battute esilaranti, che strappano risate e applausi ad un pubblico davvero divertito e attento.
Serata dedicata alla memoria di Sara Di Pietrantonio
Due ore piacevolissime in cui i due protagonisti non fanno rimpiangere la mitica coppia Totò e Peppino. Al Teatro Brancaccio si ride, si sorride, si applaude continuamente non solo per le battute argute e vivaci, ma anche perché tutti gli allievi dimostrano in ogni scena il loro impegno e il loro talento. La condivisione dell’esperienza teatrale tra i ragazzi diversamente abili e i loro compagni di lavoro consente di abbattere ogni barriera, fisica psicologica e sociale, e consente allo spettatore di apprezzare una performance piena di vivacità e padronanza scenica che supera ogni diversità. Non può mancare l’interpretazione della canzone “Malafemmina” prima della conclusione finale in cui l’amore trionfa.
Ancora più toccante la dedica della serata alla memoria di Sara Di Pietrantonio, brutalmente uccisa dall’ex fidanzato. A lei e a tutte le altre donne, vittime innocenti di una crudele quanto inutile follia, è andato il pensiero e l’affetto di tutto il pubblico in sala. La donna deve essere amata e rispettata, e lasciata libera di seguire le sue passioni. Mai e poi mai alzare le mani su una donna. “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” , ma vogliamo aggiungere che la violenza non può e non deve mai essere giustificata. Al termine dello spettacolo tutto il pubblico in piedi ha salutato gli attori con applausi scroscianti, andando via con la consapevolezza che l’arte come l’amore nasce dal cuore.
Complimenti alla Dottoressa Maffei per la cura nella redazione dell’articolo!