Vaccini, è guerra anche in Borsa
La guerra dei vaccini si arricchisce di un nuovo capitolo che riguarda i mercati finanziari: non più soltanto una corsa per capire quale potrebbe essere il più utile alla salute, il meno dannoso o quello maggiormente efficace.
Ovviamente le case farmaceutiche che hanno prodotto i vaccini sono quotate in Borsa e stanno tentando di trarre anche un profitto, giusto, dalla commercializzazione. Ad esempio la Pfizer è una multinazionale tra le più famose di tutto il mondo oltre che tra le maggiormente influenti sul mercato; tutti hanno utilizzato almeno una volta un farmaco o dispositivo medico di questa casa farmaceutica, tuttavia è soltanto con la diffusione del vaccino contro il Covid che Pfizer ha registrato un netto incremento delle proprie quotazioni sui mercati azionari.
Vaccini e quotazioni in Borsa
Stessa cosa dicasi per AstraZeneca, che come riporta il sito insider24 sta vedendo risultati alterni in quanto dopo un risultato molto importante in fase iniziale ha visto un drastico calo, dovuto ovviamente al fatto che l’Unione Europea ha avviato azioni legali contro la società. Il vaccino in questione come noto è stato distribuito con il contagocce, la casa produttrice è stata accusata di non aver fatto tutto il dovuto per evitare questi ritardi e di non avere quindi rispettato gli accordi sottoscritti.
C’è poi la Johnson & Johnson, nome forse più noto al grande pubblico in quanto legato a diversi prodotti di cosmetica più alla portata di tutti. Anche Johnson & Johnson ha prodotto il proprio vaccino contro il Covid ed il suo titolo in Borsa è salito ulteriormente all’attenzione degli investitori sia grandi che retail.
A chiudere il cerchio c’è poi Moderna, casa farmaceutica che ha creato il proprio vaccino da distribuire soprattutto sui mercati europei ed americani. Una azienda che è stata fondata nel 2009 specializzata in ricerca, biotecnologia e realizzazione di prodotti farmaceutici.
Perché investire in azioni sui vaccini
A ciascuno il suo vaccino quindi, e non soltanto dal punto di vista sanitario, cosa che già sta caratterizzando questa fase storica delicata con tante prese di posizione differenti. Ma anche a livello di investimenti, dato che i vaccini sono visti anche come asset per chi opera in Borsa.
Il fatto che ora siano sulla cresta dell’onda non vuol dire che ci si debba puntare ad occhi chiusi o che possano garantire con certezza un guadagno: il mercato delle azioni resta sempre particolare, complesso e di difficile lettura.
Meglio sempre approcciarlo con cautela, anche quando si pensa di avere tra le mani una carta vincente.
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