Rimbomba il silenzio di Roma Capitale sul destino dei centri anziani. Siamo al fine settembre e ancora non sappiamo se e come potranno riaprire il 1 ottobre, a fronte dell’ordinanza della Sindaca che stabilisce a fine settembre la data ultima di chiusura.

Così in una nota Erica Battaglia della Direzione regionale del Pd. Mesi, quelli estivi, in cui sembra che Roma Capitale non abbia fatto nulla per garantire aperture in sicurezza: né sanificazioni, né fornitura di dispositivi di protezione, né manutenzioni di condizionatori per aria fredda e calda, né manutenzione degli spazi esterni all’aperto.

Anzi resta a carico dei Presidenti dei centri anziani la responsabilità della riorganizzazione degli spazi e delle attività, come se non fosse un servizio pubblico. Rimbomba il silenzio di Roma Capitale anche sull’adeguamento del nostro Comune alle linee guida regionali che regolano il funzionamento dei centri: nessuno si sente di convocare i Presidenti dei centri o anche di predisporre un tavolo con i Municipi visto che é previsto un percorso di costituzione di associazioni senza il quale non sarebbe possibile in futuro alcuna attività?

Resta la domanda: ma a Roma si parla di centri anziani? Esiste un luogo istituzionale dove costruire insieme le politiche per la terza età? 

Sembrano domande retoriche, ma crediamo sia anche giunto il tempo di ridare valore alla partecipazione e dignità agli anziani della nostra città. Si sono persi mesi dietro lo spettro di un nuovo regolamento che prevedeva addirittura due Presidenti: un’assurdità. Non si perda altro tempo con idee bizzarre, con diatribe interne alla maggioranza che governa la città o a posizionamenti che poco interessano alla popolazione: sono quasi 5 anni che aspettiamo il cambiamento e invece vediamo solo disservizi”.

By SenzaBarcode Redazione

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