The Italian Banking Conference
Al via la terza edizione di The Italian Banking Conference il 28 novembre a Roma. Quale sarà il business model del futuro?
Questo – insieme a molti altri – l’interrogativo che animerà il terzo appuntamento con The Italian Banking Conference 2019“, in programma giovedì 28 novembre nella splendida cornice di Villa Blanc a Roma. I lavori inizieranno alle ore 10. L’evento è ideato e promosso congiuntamente da The Ruling Companies e Luiss Business School.
Sulla linea degli interessanti spunti di riflessione emersi dalle precedenti edizioni, anche quest’anno, tornerà ad aprirsi una finestra di dialogo per favorire il confronto sulle prospettive di sviluppo del Sistema Bancario Nazionale, inserito in un contesto globale in continua evoluzione.
Protagonisti dell’evento i vertici delle principali banche italiane, internazionali e i rappresentanti delle più importanti istituzioni che, insieme, delineeranno un panorama a 360° della situazione attuale per anticipare i cambiamenti che impatteranno, da qui al prossimo futuro, sulle realtà bancarie.
Criptovalute e intelligenza artificiale sono solo alcuni dei nuovi “protagonisti” che dopo aver fatto irruzione sulla scena sono destinati a modificare l’asset originario del sistema bancario.
Aprirà i lavori Luigi Abete, Presidente Luiss Business School
Nel corso della giornata un panel di espertidel mondo bancario, tra cui Carlo Barbera CEO di Bancassurance gruppo UBI, Massimo Doris AD di Banca Mediolanum, Mikael Ericson CEO di Intrum, Gian Maria Gros-Pietro Presidente Intesa San Paolo, Andrea Munari CEO di BNL. Ancora Flavio Valeri Chief Country Officier Deutsche Banke, Andrea Viganò Executive Chairman di Blackrock Italia, prenderanno la parola per un confronto sulle tematiche di maggior attualità e interesse con l’obiettivo di delineare gli scenari futuri.
Si parlerà di Psd2, la nuova direttiva europea sui pagamenti digitali, con una domanda a fare da sottofondo: Che tipo di banca avremo tra 10 anni? Alla luce della nuova rivoluzione digitale e delle norme che regolano il mondo del credito, diventa, infatti, sempre più urgente interrogarsi su quale sarà l’evoluzione del settore bancario, partendo dal rapporto tra banca e cliente.
Siamo nel mezzo di una metamorfosi – resa necessaria non solo dalla crisi ma anche dall’evoluzione tecnologica che è salita in cattedra, cambiando le regole del gioco – al termine della quale la cosiddetta banca “tradizionale”, quella delle operazioni allo sportello, avrà un ruolo sempre più marginale. Secondo dati Bankitalia, ad esempio, dei 34mila sportelli del 2008 oggi ne sono rimasti 27mila.
La sfida è appena iniziata e la vincerà chi sarà capace di offrire nuovi servizi, mettendo in campo gli strumenti migliori per rispondere più velocemente al cambiamento.
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