L’ex nosocomio Forlanini, vittima dei poteri forti, potrebbe ancora rappresentare un polo socio-sanitario nevralgico per la collettività

Il conto alla rovescia è iniziato. Tra meno di una settimana l’ex ospedale Forlanini rientrerà nella lista nera delle eccellenza sanitaria della Capitale e del Lazio lasciate morire per mano dell’incompetenza e dei giochi di potere orchestrati da un’amministrazione regionale indifferente e ingrata nei confronti di medici, operatori sanitari, pazienti e cittadini che chiedono servizi efficienti.

Martedì 30 giugno alle ore 17.00 in Piazza Carlo Forlanini, saremo al fianco di numerosi cittadini, comitati di quartieri e associazioni per dire no a questo scempio perché non passi il messaggio che la chiusura della struttura rappresenti un passaggio obbligato o che la sanità regionale non abbia più la necessità di tenere in piedi i reparti di chirurgia toracica, endoscopia toracica, terapia intensiva malattie respiratorie né di nuovi posti letto per i ricoveri.

Perché nessuno, libero ora di svendere l’ex nosocomio a privati, si senta nel giusto fingendo di non vedere lo spreco e l’abbandono di locali ridotti a rifugio di sfollati, vagabondi e nomadi.Perché nessuno provi ad accampare scuse di fronte ad un patrimonio storico che avrebbe potuto ancora rappresentare un polo socio-sanitario nevralgico per la collettività, a costo zero e in grado di creare economie per l’amministrazione regionale, lo dichiara il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori.

By SenzaBarcode Redazione

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