Abusivismo edilizio: Regione Lazio e Procura di Velletri firmano protocollo

Il Presidente Nicola Zingaretti e il Procuratore Francesco Prete siglano un protocollo triennale per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio

Riceviamo e pubblichiamo

Una sinergia con la Procura di Velletri che ci permetterà di colpire fermamente il fenomeno diffuso dell’abusivismo edilizio. Un atto concreto – spiega Zingaretti – grazie al quale porteremo avanti in prima linea la nostra battaglia nel nome della legalità e della tutela del territorio. Non possiamo più tollerare che i nostri paesaggi e il nostro territorio siano rovinati da chi non rispetta la legge e non ha alcun senso civico. Metteremo a disposizione le nostre risorse umane per affiancare il Tribunale di Velletri rendendo in questo modo più celere e efficace l’esecuzione delle sentenze e dei decreti penali di condanna per le demolizioni.

Si tratta di protocollo d’intesa che la Procura della Repubblica Di Velletri ha fortemente voluto – aggiunge il Procuratore Prete – e che è stato raggiunto grazie alla sensibilità istituzionale dimostrata dalla Regione Lazio. Le demolizioni degli immobili abusivi si sono spesso scontrate, nel nostro Paese, con atteggiamenti di resistenza più o meno aperta. Oggi, con questa convenzione,  vengono poste le basi per rendere effettiva la risposta giudiziaria, che troppe volte si è fermata alla pronuncia di  condanne concretamente inefficaci. Di fronte alle dimensioni del fenomeno dell’abusivismo  siamo consapevoli delle difficoltà, ma è giusto  fare tutti i tentativi per ripristinare la legalità violata, tutte le volte in cui ciò appare possibile.

Nello specifico con il protocollo le parti si impegnano in una collaborazione per agevolare l’esecuzione delle sentenze e dei decreti penali di condanna che abbiano ordinato la demolizione di manufatti abusivi. Il documento inoltre permetterà alla Procura di Velletri di nominare i dipendenti regionali come consulenti tecnici del Pubblico Ministero. Il dipendente dovrà essere in possesso delle idonee competenze professionali e assegnato seguendo criteri di designazione a rotazione. La consulenza tecnica si dividerà in due fasi: la prima per le verifiche tecniche finalizzate ad accertare l’eseguibilità pratica della demolizione; la seconda fase, ove fosse accertata l’eseguibilità della demolizione, consiste nel calcolo dei volumi da abbattere e nell’individuazione delle imprese tecnicamente idonee.

L’intesa prevede infine che l’amministrazione comunale di riferimento per i lavori dell’eventuale demolizione possa accedere al Fondo regionale di rotazione per le spese connesse alle attività di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio. Con l’anticipazione del Fondo l’amministrazione comunale potrà così liquidare tutte le spese relative all’intervento di demolizione.

SenzaBarcode Redazione

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