Rowni, Roma women network italy, donne rom
La rete delle donne rom fa un passo avanti per l’attuazione della strategia di inclusione di rom, sinti e camminanti
Le donne rom vogliono dare il loro contributo allo sviluppo del nostro Paese, uno sviluppo che sia inclusivo e sostenibile. Per questo – nonostante siano tra le persone più fragili della società, maggiormente esposte a discriminazione e violenze, svantaggiate nell’accesso al mondo del lavoro e della comunità, all’istruzione, alla vita pubblica e alle tutele sanitarie – continuano a lavorare insieme.
Rowni – Roma Women Network Italy è la prima rete nazionale che accoglie diverse realtà femminili del mondo dei Rom, Sinti e Camminanti, per elaborare proposte e progetti sui temi al centro della “Strategia nazionale di inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti“: istruzione, lavoro, salute, alloggio e status giuridico.
Un passo avanti
Un confronto transnazionale delle donne Rom, Sinte e Camminanti. Organizzato a Roma il 28 novembre 2014 dalle 10.30 alle 15. 30 in Via Buonarroti, 12, sala “Alberto Fredda”
Dopo il primo incontro “Tessere la rete: donne Rom ora e qui”, che si è svolto nel Marzo scorso, Roma Women Network Italy farà incontrare donne rom di vari Paesi europei – tra cui Germania, Bulgaria, Macedonia, Serbia e Bosnia Erzegovina – che esporranno le loro buone prassi sui temi al centro della strategia nazionale.
Organizzato in sessioni tematiche, l’incontro cercherà di rispondere ad una domanda: Quali strumenti, quali azioni sono necessari per realizzare i diritti delle donne rom e assicurare anche a loro e ai loro figli una vita dignitosa? Come le donne possono affrontare i problemi ed organizzarsi per tradurre le strategie in benessere e una prospettiva per il futuro?
L’incontro è organizzato in collaborazione con Associazione Lipa e Iniziativa ”Romane Romnja”, con il riconoscimento di Unar, il contributo di Open Society Foundation ed il supporto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio Cesv e Spes.
È prevista la partecipazione di alcune rappresentanze diplomatico-consolari dei paesi di origine e di un rappresentante di Asgi, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.