Sui temi etici, Rita Bernardini (Radicali), sostiene Nitto Palma (PdL- Forza Italia) “Si torni allo spirito della Forza Italia del 1994, e si abbandoni il pensiero unico del PdL in materia

rita bernardini - nuova

Non credo sia un caso che del dibattito aperto dal senatore Nitto Palma all’interno del PdL – Forza Italia sulla necessità di un confronto sui temi etici, non ci sia traccia sui giornali ma solo qualche take di agenzie stampa.

Eppure, nel momento in cui si parla insistentemente del ritorno allo spirito della Forza Italia del 1994, non si può negare che quanto avvenuto successivamente – e soprattutto negli ultimi anni con il PdL – poco ha a che fare con i principi di allora per i quali la neonata Forza Italia lasciava piena libertà di coscienza a chiunque avesse fatto parte del movimento.

Oggi, invece, viene demonizzato chi, come Nitto Palma, chiede che si discuta -e magari ci si conti-su temi come quello dell’omofobia, delle coppie di fatto, del fine vita o della fecondazione eterologa. Tutto sembra debba essere lasciato al pensiero unico, indiscusso e indiscutibile, di Sacconi, Quagliariello e Roccella.

Il Berlusconi del 1994 corrisponde esattamente a quello che il 31 agosto 2013 firmò tutti e 12 i referendum radicali, anche quelli sui quali non era d’accordo, per consentire al popolo italiano di esprimersi e di decidere. Siamo sinceri, dentro il PdL, tranne Nitto Palma e pochi altri, ben poco è stato capito e seguito quel gesto di Berlusconi e i risultati si sono visti: di poco oltrepassato il muro delle 500.000 firme sui referendum sulla giustizia (quando c’era chi come Brunetta ne prometteva e pronosticava oltre cinque milioni), e fallito clamorosamente il quorum sugli altri referendum fra i quali – è bene ricordarlo – c’era anche quello sul divorzio breve rispetto al quale Nitto Palma chiede almeno che nel suo partito si dibatta dell’aggiornamento del diritto rispetto ad una società in cui ci sono i secondi e, ormai, i terzi matrimoni.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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