Volontariato diverso contro l’indifferenza
“Offriamo l’opportunità di fare volontariato in modo diverso. Vogliamo incoraggiare le persone a offrire il proprio tempo e le proprie competenze proponendo attività a loro affini, affinché siano più adatte alle loro esigenze. Insomma, vogliamo combattere l’indifferenza”. Con queste parole, la bocconiana Odile Robotti spiega l’obiettivo di ItaliaAltruista, di cui è presidente.
Di cosa si tratta?
ItaliaAltruista è una Onlus che ha fatto la sua comparsa in Italia qualche anno fa, grazie all’impegno di Odile Robotti, e che si occupa di volontariato flessibile.
Odile Robotti voleva dedicare il suo (poco) tempo libero al volontariato, ma si è accorta che l’impegno con un’organizzazione tradizionale già presente sul territorio era troppo gravoso, perché comportava una continuità che lei non era in grado di offrire. Durante un viaggio di lavoro a New York si è imbattuta nella realtà di HandsOn Network, un’organizzazione che si occupa di gestire i gruppi di volontari nelle diverse città, e che lo fa attraverso la rete, permettendo a ciascuno di prenotare le ore in cui può fare volontariato, senza l’obbligo di farlo regolarmente.
Affascinata da questo modo di concepire il volontariato, ha deciso di esportarlo anche nel nostro Paese, creando un primo gruppo a Milano, MilanoAltruista. L’avventura è iniziata con l’organizzazione di giornate di volontariato dedicate ad uno scopo preciso, come la pulizia di un parco o un servizio in una casa di riposo.
E le attività funzionavano, tanto che anche le associazioni tradizionali presenti sul territorio, inizialmente scettiche, hanno deciso di collaborare. Ma non solo loro.
Anche alcune imprese locali, infatti, si sono interessate al progetto, e spesso sponsorizzano le attività, e spingono anche i dipendenti a partecipare, soprattutto nel settore che coinvolge l’assistenza scolastica di ragazzi.
MilanoAltruista non è rimasta una realtà isolata. Il progetto, infatti, ha trovato terreno fertile anche in altre zona d’Italia, da Roma a Trieste, all’Irpina.
Questo “volontariato a ore” è una grande opportunità per chi vuole dedicare un po’ del suo tempo agli altri, e crescere. Sì, perché di crescere e diventare una persona migliore non si finisce mai. E quale mezzo migliore del volontariato?
E non dimentichiamo il lato economico. Il fatturato annuo del volontariato, infatti, ammonta a diversi miliardi, e costituisce una parte importante della base che sorregge il nostro Paese.
In questa epoca di indifferenza, egoismo e disinteresse nei confronti del prossimo, queste notizie, queste idee, devono essere pubblicizzate il più possibile, affinché molti, soprattutto tra i giovani, ne vengano a conoscenza, e si sentano stimolati a partecipare in prima persona.
In questo modo, non è il nostro stile di vita a dover essere flessibile, ma è il mondo del volontariato stesso che diventa modellabile, secondo le nostre esigenze.
Chi non ha almeno un paio di ore al mese da poter dedicare agli altri?
L’indifferenza è uno dei mali peggiori che colpisce le società moderne. Sconfiggiamola anche così.