Tronca, salario accessorio nella seconda busta di gennaio. Al lavoro per contratto nuovo ente. Poteva battersi così anche Marino? Si dice “volere è potere”

Certo, non è tutto risolto, ma a gennaio i dipendenti capitolini percepiranno per intero lo stipendio, anche se suddiviso in due parti. Il commissario Francesco Paolo Tronca ha dichiarato che l’avvocatura ha dato parere favorevole e gli consente di trasferire un risorse dalla parte variabile a quella fissa, questo quando ancora l’OREF non si è pronunciato. Un inizio importante per chi dimostra di voler veramente risolvere la questione.

Volere è potere

E’ a “capo” di Roma da 4 mesi ed ha portato a termine più di quanto non abbia fatto Marino con tutta la Giunta, i collaboratori ben pagati, gli esterni e chi più ne ha ne metta. Tronca ha cominciato col piede giusto quando si è seduto al tavolo coi sindacati ed ha parlato alla gente. Personalmente mi piace ricordare che la mai dell’ufficio stampa di SenzaBarcode non era stata ammessa alla mailing list per la ricezione dei comunicati stampa del Campidoglio, cosa immediatamente cambiata con l’arrivo del super commissario, è bastato inviare  -una sola volta- la richiesta e tutto si è risolto.

Tronca ha chiesto ai sindacati, al tavolo in questo momento, di annullare lo sciopero che avevano previsto ed è stato congelato. La strada è quella di un nuovo contratto per Roma Capitale riconoscendola nuovo ente.

La mia speranza è che questa non sia una mossa da campagna elettorale, sarebbe veramente aberrante. Il Governo -quindi il PD- poteva fare qualcosa prima? Spostare dalla parte variabile a quella fissa era “un’idea” che già era stata più volte proposta, perché non chiedere il parere dell’avvocatura quando Roma aveva un sindaco? Perché quel sindaco ha sbandierato slogan del tipo “non vi toglieremo un centesimo” quando poi c’è la sforbiciata -circa 300€- con l’atto unilaterale?

Prima spaventare e poi salvare

Un principio che fa ottenere una certa abnegazione, molto utile in periodo di urne e primarie dove a confronto si pensa di mettere il pupillo di Renzi, Roberto Giachetti, e quel sindaco, Ignazio Marino, che tanto è stato contestato ma in poco tempo hanno fatto diventare vittima e sacrificato in virtù di un qualche sistema malato e corrotto.

Un principio purtroppo molto italiano, nessuno perde, vincono tutti o quasi, la memoria non deve tradire questa volta, la perseveranza dei sindacati è fondamentale. I meriti di questa prima vittoria non sono del PD o dei sindacati confederali, sono 24mila dipendenti che possono dire di essersi battuti con onore e sanno che ancora non è finita.

Roma andrà al voto il 12 giugno, spero che più della vittoria di questo o quel partito, perda l’astensione. Tutti devono esercitare il diritto di esprimersi, specialmente dopo tutto questo.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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