Cucina

Enogastronomia e carcere

Come abbiamo ripetuto spesso nei nostri approfondimenti dedicati alle eccellenze dell’enogastronomia italiana, i prodotti alimentari di qualità richiedono un elemento di fondamentale importanza: il tempo.

Spesso la principale differenza tra la produzione artigianale e quella industriale è proprio dovuta alla possibilità e alla volontà da parte degli imprenditori di investire maggior tempo e produrre e distribuire meno, con lo scopo di ottenere prodotti qualitativamente migliori e più pregiati.

Un luogo in cui il tempo davvero non manca è senza dubbio il carcere. Forse questa è una delle ragioni per cui un gran numero di progetti di formazione orientati alla facilitazione del reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro è focalizzato sulla realizzazione e la successiva vendita di prodotti alimentari tipici del nostro Paese. Chi cerca cibi eccellenti da acquistare ed è disposto a pagarli un po’ di più rispetto a quelli industriali, prossimamente potrà ricorrere alla piattaforma online di Economia Carceraria S.r.l., compiendo anche un gesto di alto valore sociale.

Nel mio articolo su CandyValentino.it vi illustro nel dettaglio le attività portate avanti da questa società.

Oscar La Rosa racconta le caratteristiche degli alimenti prodotti nelle carceri

Pane, pasta, biscotti, dolci, mandorle, spezie, taralli, caffè, tisane, verdure sott’olio, birra artigianale,  sono solo alcuni esempi di prodotti realizzati dai detenuti delle carceri italiane. Dal nord al sud della penisola esistono molte cooperative che facilitano la formazione delle persone detenute per aiutarle a trovare un lavoro quando terminano di scontare la loro pena. In molti casi, esistono dei punti vendita fisici adibiti alla distribuzione del risultato di tale lavoro a livello locale. Grazie alla società Economia Carceraria, però, sarà possibile da ora ordinare e acquistare i prodotti provenienti da molte di queste cooperative sparse per l’Italia nel negozio di Roma in via dei Marsi 22 e su un negozio online.

A parlarci del progetto c’è il CEO di questa organizzazione, Oscar La Rosa in un’audio intervista a Il Gusto con Candy Valentino pubblicata sulla Webradio SenzaBarcode. Questo episodio segna l’inizio di una collaborazione e di un viaggio attraverso le produzioni enogastronomiche degli istituti penitenziari che vedrà una volta al mese tante cooperative raccontare le loro attività ai nostri microfoni.

Candy Valentino

Dopo una lunga esperienza iniziata nel 2005 come addetto stampa e giornalista, in particolar modo come critico teatrale e musicale per quotidiani, riviste digitali e magazine online, inizia l’attività di blogger nel 2017 con CandyValentino.it. Mentre partecipa a press tour, blogger tour e viaggia in autonomia, racconta nei suoi articoli, video e post su Instagram (@candy_valentino) le regioni d’Italia e le loro due eccellenze, riconosciute in tutto il mondo: l’enogastronomia e la moda.

2 pensieri riguardo “Enogastronomia e carcere

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