L’ospite settimanale di Disputandum è stata Rachele Mussolini, consigliere capitolino lista civica Con Giorgia. Dai buoni pasto a Multiservizi.

A fase due inoltrata anche lo spazio del dibattito politico di SenzaBarcode riprende ad animarsi. Per Ti racconto di venerdì 29 maggio l’ospite è stata Rachele Mussolini, consigliere della lista civica Con Giorgia e vicepresidente della commissione controllo, garanzia e trasparenza di Roma Capitale. I motivi e temi al microfono di Disputandum sono stati molti, tanto che la conversazione che trovate nel player a fine pagina, dura oltre 40 minuti. È stato un mese sicuramente impegnativo per la maggioranza capitolina, quanto per l’opposizione che si è dovuta occupare, come dovrebbe fare sempre un’opposizione, di osservare l’operato degli amministratori di ogni comparto.

Abbiamo quindi iniziato a parlare di buoni pasto – o buoni spesa

che vista l’emergenza Covid-19 sono stati previsti per le famiglie bisognose. I fondi sono stati stanziati dal Governo italiano, circa 400 milioni e vincolati all’acquisto di beni alimentari e in parte dalla Regione Lazio, circa sette milioni. Dopo un primo grave intoppo, presentatosi circa a metà aprile, riguardante la stampa e la distribuzione dei buoni stessi, altre perplessità sono state sollevate, sempre dalla Mussolini, rispetto i sette milioni stanziati dalla regione.

Dubbi anche a proposito della gestione dei fondi regionali per l’assistenza alle persone fragili che sembrerebbero inutilizzati. “Mettere immediatamente a disposizione le risorse economiche rese disponibili dalla regione Lazio… Non farlo significa costringere 1.111 persone a pagare a caro prezzo sulla propria pelle l’incapacità di governo dei cinque stelle…”. Tuonava Rachele Mussolini il 20 aprile.

Siamo arrivate così al 20 maggio quando, insieme ai lavoratori delle mense scolastiche, è scesa in piazza. Incertezza sulle modalità e riapertura delle scuole rendono incerto e insicuro il lavoro di cuochi e addetti al servizio mense. Circa 2000 lavoratori che oggi vivono una situazione drammatica e senza alcuna certezza sul loro futuro.

Complessa è ancora la condizione dei dipendenti della Roma Multiservizi

È molto dura Rachele Mussolini nel sottolineare quella che per lei è una incapacità gestionale del MoVimento 5 stelle al Governo della città. Dalla Commissione controllo e trasparenza ha richiesto risposte e tutele per i lavoratori, 270 persone che potrebbero ritrovarsi senza posto di lavoro. Si è parlato approfonditamente anche di parchi, contributo economico per le famiglie, tasse locali e disabilità. Ovviamente la critica mossa dal consigliere non è mancata.

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

One thought on “Rachele Mussolini racconta il Campidoglio”
  1. […] È una statua da dimensioni eccezionali. È lunga dieci metri e alta dodici metri: la giusta potenza visiva degna di un condottiero, così come quella equestre di Marco Aurelio, che si trova a poche centinaia di metri sul colle del Campidoglio. […]

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