Segreteria USI-CTS e RSA. “A Roma Tre non si rispetta nemmeno la legge sugli scioperi e questo proprio in occasione dell’8 marzo”.

Il personale delle portinerie e servizi ausiliari dell’Università Roma Tre che ha aderito allo sciopero generale dell’8 marzo, è stato sostituito dalla soc. coop. Cooperservice aderente alla CNS con altri dipendenti violando così il diritto di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori (art. 40 della nostra vigente Costituzione).

Un fatto gravissimo di per se, visto che la proclamazione di sciopero generale e la comunicazione fatta dall’USI vedeva tra le priorità delle rivendicazioni, la lotta contro le violenze e le discriminazioni alle donne.
Non è la prima volta che in occasione di uno sciopero le cooperative utilizzino altro personale o precari per coprire i lavoratori in sciopero.

Diversi servizi di questo appalto non sono qualificabili come “servizi pubblici essenziali”

Coopservice se fossero stati corretti, avrebbero avuto l’obbligo 5 giorni prima dello sciopero, di predisporre l’elenco del personale comandato per garantire i servizi essenziali, con il diritto di chi fosse stato inserito di dichiararsi aderente allo sciopero con la sostituzione con dipendente in organico non scioperante (Legge 146/90 e 83/2000).

Nulla di tutto questo è stato attivato, a differenza di tanti altri

Una Cooperativa Nazionale che non rispetta il diritto costituzionale dei propri dipendenti a scioperare, ci lascia perplessi come possa gestire per questo appalto, il piano di ristrutturazione concordato tra CNS e ROMA TRE, con tutti i diritti e la parità di trattamento del personale utilizzato.

Né è possibile ipotizzare che clausole mal scritte nel capitolato di appalto abbiano la legittimità e l’effettività di derogare la Costituzione repubblicana e antifascista, lo statuto dei lavoratori (art. 15 L. 300/70) e le pur restrittive leggi che disciplinano il diritto di sciopero.

By SenzaBarcode Redazione

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