Spiaggia sul Tevere. Benvenuti “oasi nel deserto?”
Il progetto di realizzare un’area attrezzata con tanto di piscine ed ombrelloni prima dell’estate, illustrata dalla Sindaca Raggi in Campidoglio il 14 dicembre 2017, sta andando avanti anche se l’inaugurazione della spiaggia sul Tevere che avrebbe dovuto essere pronta prima del periodo estivo ancora non è programmata.
Dichiarazioni di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale. In questi ultimi giorni fervono i lavori ben visibili da Ponte Marconi, vi sono degli scavi, immissione di sabbia, ma ancora non è ben comprensibile se tale manufatto sarà pienamente funzionale e diventerà la spiaggia che i romani tanto “sognano”. Magari ricordando i fiumaroli, il lido che sorgeva negli anni ’30 fra Ponte Duca d’Aosta e Ponte Risorgimento, la Spiaggia dei Polverini, i tradizionali tuffi di Mister Okay, la chiatta de Er Ciriola, le pellicole del neorealismo , dai ragazzi di vita ed Accattone di Pasolini a Poveri ma Belli e Carmen di trastevere.
Certamente la mattina all’alba ancora si può osservare il volo di centinaia di gabbiani alla ricerca dei ratti, un vero e proprio “safari” nella golena del Tevere dall’altro lato di Ponte Marconi.
Qualcosa di positivo si è realizzato sulla Riva Ostiense, a poca distanza dal progetto della spiaggia sul Tevere dove è stato in questi giorni smantellato un accampamento abusivo lungo il fiume che da tempo come Ecoitaliasolidale denunciamo per la sicurezza della zona Ostiense-Marconi ma soprattutto per l’inquinamento prodotto in termini di incendi di materiali tossici e smaltimento direttamente nel fiume di rifiuti anche speciali come lastre di eternit-amianto.
Da tempo inoltre denunciamo l’incuria complessivamente in cui versa il Tevere
dal grado di inquinamento delle acque, agli argini ed alle banchine, sollecitando altresì la necessità di aggiornare il Piano di Protezione civile con l’inserimento delle nuove aree a rischio idrogeologico. Proseguiamo a sostenere che sarebbe interessante capire cosa sta facendo l’Ufficio Speciale Tevere istituito dal Comune nel marzo 2018 e di cui però non si ha più notizie. A tal riguardo invece rinnoviamo la proposta di realizzare un unico Ente gestore che si occupi della riqualificazione del tratto fluviale, la depurazione delle acque, la piena navigabilità del fiume, sia per la mobilità alternativa che per lo sviluppo turistico della città, la valorizzazione degli argini, comprese le competenze sulla pista ciclabile, del poco che rimane dell’esistente ippovia e la gestione dei parchi fluviali che ancora non sono stati avviati.
Una soluzione che metterebbe anche fine al patetico rimpallo di responsabilità fra Comune e Regione, e probabilmente sarebbe un valido deterrente alle sacche d’illegalità e agli accampamenti abusivi.
Ci rimane di attendere che si concludano i lavori della ormai nota spiaggia di Ponte Marconi, con l’auspicio che possa essere il primo tassello, speriamo utile ai cittadini e non la solita Oasi nel deserto, o solamente uno strumento di ritorno mediatico nella giornata dell’inaugurazione, e si possa realmente discutere ed attuare un progetto complessivo per valorizzare un patrimonio straordinario come il “biondo Tevere”.
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