Appello di solidarietà e raccolta firme per salvare i lavoratori Multiservizi

Comitato Difesa lavoratori e lavoratrici Roma Multiservizi raccolta firme

Pubblichiamo l’appello di solidarietà che il Sindacato USI ha divulgato per promuovere la raccolta firme per salvare i lavoratori Multiservizi.

“E quindi la soluzione ideale su cui starebbe lavorando l’assessore Colomban (per salvare i lavoratori Multiservizi) sarebbe la “gara a doppio oggetto”? …Complimenti! “. Questo il commento sarcastico di Giuseppe Martelli, segretario Romano dell’USI Unione Sindacale Italiana dopo aver letto il verbale dell’incontro triangolare di oggi che ha visto gli assessori Montanari, Colomban e Baldassare incontrare le sigle confederali.

I lavoratori del Comitato Difesa lavoratori e lavoratrici Roma Multiservizi gli fanno eco dicendo:”Ci siamo sentiti promettere un’internalizzazione in AMA, prima e una trasformazione in società di primo livello, poi. E il 7 dicembre, invece, durante il consiglio comunale straordinario dedicato alla Multiservizi, abbiamo visto rimangiati questi impegni”.

“Oggi”, proseguono i lavoratori, “ci stiamo impegnando per coinvolgere la cittadinanza e fare capire l’essenzialità dei servizi che offriamo e la necessità di effettuarli come società interamente di Roma Capitale. In questa direzione vanno le interrogazioni depositate dagli onorevoli Rizzetto di Fratelli d’Italia e Fassina di Sinistra Italiana, rivolte al ministro Madia per togliere ogni dubbio sulla corretta applicazione del decreto che porta il suo nome. Nel primo municipio anche dei consiglieri PD (Marin e Santoloce) si sono interessati della nostra vicenda e hanno depositato una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a tutelare i lavoratori, attraverso l’acquisizione delle quote private e la trasformazione in società di primo livello”.

“Continueremo”, concludono i lavoratori, “nella raccolta firme in solidarietà della nostra lotta. Sabato 25 febbraio mattina, saremo presenti nei mercati di Magliana, Montagnola ed in piazza Vittorio. Non ci fermiamo!”.

By SenzaBarcode Redazione

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