Nuovamente il leader radicale Marco Pannella lotta per il plenum della Corte Costituzionale contro l’illegalità del potere.

Non è una battaglia nuova per Marco Pannella quella per l’affermazione dello Stato di Diritto nel nostro Paese, non è la prima volta che il leader radicale lotta per il plenum della Corte Costituzionale, ci ricordiamo lo sciopero della sete nel 2002 esattamente come oggi. E nuovamente il Parlamento non ottempera a quanto dovuto, ovvero eleggere i cinque membri della Corte Costituzionale che gli spettano, ne ha eletti due su cinque e da un anno e mezzo giochi di potere e veti incrociati non consentono che l’Italia abbia il plenum di un suo organo costituzionale. Bisogna rendersi conto della gravità di quello che sta accadendo, il nostro Paese non rispetta la sua stessa legalità ed il Parlamento non riesce a fare ciò per cui è eletto ed in questo modo gioca sulla pelle degli italiani, sulla suprema garanzia che spetta a tutti i cittadini: la garanzia costituzionale. Per questo è necessario conoscere esattamente quali sono i delicati compiti della nostra Corte Costituzionale.

I compiti della Corte Costituzionale

Giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni. Sintetizzando al massimo decide se una legge contrasta o meno con la nostra Costituzione, ovvero con il testo che regola i principi fondamentali che regolano la nostra società. Interviene sui conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato, tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni, per fare un esempio della sua importanza per il cittadino basta pensare che anche un comitato referendario, limitatamente allo svolgimento del procedimento, è considerato potere dello Stato come lo sono le commissioni parlamentari d’inchiesta. Giudica sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica a norma della Costituzione, e in questo caso è inutile sottolineare l’importanza democratica del lavoro svolto.

Pannella, Vecellio ed i radicali

Come sempre Marco Pannella porta avanti la sua battaglia quasi sempre all’inizio in modo quasi solitario con uno sparuto gruppo di compagni che già da tempo hanno dato il via ad iniziative nonviolente, quelle classiche dell’armamentario pannelliano a partire dallo sciopero della fame, e come sempre il tempo fa deflagrare con tutta la sua virulenza un altro vulnus che ci regala la nostra politica e le nostre istituzioni, come se non fossimo già pluricondannati a livello internazionale per inadempienze varie. C’è una riflessione che va aggiunta alle iniziative dei militanti radicali, quella espressa in modo chiaro dal giornalista Valter Vecellio: possibile che i media si “dimenticano” costantemente di queste notizie, dimenticano di informare i cittadini su quanto sta accadendo, sulle iniziative per fermare questa deriva e finanche, in modo sommario, di spiegare i compiti che svolge la Corte Costituzionale?

Un j’accuse importante, in fondo ci potremmo trovare davanti ad un vero e proprio attentato alla Costituzione italiana.

By SenzaBarcode Redazione

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