Ricomincia la dura passione degli animalisti, sotto attacco ancora cani, canili e botticelle.

Li avevamo lasciati con la vittoria schiacciante della mozione 99, che sconfessava la delibera 148 definita ammazzacanili. Ma non è servito a niente? tutto da capo! Tra cani abbandonati sulla strada, canili a rischio chiusura, cani in strutture non a norma, botticelle costrette a lavorare nonostante il caldo e le assicurazioni mancanti, Roma sta diventando la città per eccellenza contro i diritti degli animali.

Ed è oltremodo vergognoso, come se non bastasse quello che fanno a cani, cavalli e gatti -discorso approfondito a breve- il comportamento della giunta Marino che prima lancia la proposta di delibera 148 del 22 maggio a firma Estella Marino e sostegno di Ignazio marino & C. poi il consiglio la disconosce con la mozione 99 – SenzaBarcode ha seguito tutti i passaggi– ma, appena possibile ecco che  ci risiamo, di seguito dichiarazioni congiunte di LAV, AVCPP, ENPA e Animalisti italiani:

“A Muratella – raccontano – è stato deciso il blocco delle entrate per cui tre cani abbandonati nel garage del canile (due cuccioli di un mese e mezzo ed un barboncino)  non sono stati immatricolati né dalla ASL RMD presente né da Roma Capitale: sono i “cani di nessuno”, cani abusivi che NON verranno vaccinati, microchippati, iscritti all’anagrafe canina, sterilizzati. Uno si è sentito male. E’ stato ricoverato in una clinica privata veterinaria romana a spese di AVCPP, l’associazione che gestisce il canile. Non solo, sono ormai decine i cani bisognosi – anche segnalati dalle forze dell’ordine – che vengono lasciati sul territorio: dal 20 maggio all’11 luglio, sono entrati 124 cani ma 90 cani , tra cui cuccioli, cani abbandonati dentro le ville pubbliche, cani pericolosi, non sono stati soccorsi. Il tutto senza nessuna giustificazione logica: ad oggi i cani presenti in canile sono 613, contro una capienza reale di 620 quindi nessun allarme sovraffollamento. Inoltre i cani ed i gatti già presenti in canile, se si sentono male, devono essere ricoverati con le donazioni che vengono raccolte tra i cittadini perché nessuno, né la ASL RMD presente in canile né Roma Capitale se ne preoccupano. Così come non interviene nessuno contro gli accalappiatori che di notte portano in canile cani malati che la mattina vengono ritrovati senza vita: chi lascerebbe il proprio animale bisognoso di cure, di notte, in una struttura vuota di veterinari e personale?  Senza contare gli attuali 300 cani di Muratella non sterilizzati ed, ancora di più, i 2348 cani usciti in affido negli ultimi anni e non sterilizzati dalla ASL: l’attuale dirigente  ASL del canile rifiuta gli appuntamenti ed i cittadini dovranno pagare di tasca propria la sterilizzazione dell’animale adottato, sterilizzazione che – ricordiamo – è un obbligo di legge come unica forma possibile per contrastare il randagismo”.

Qualunque scelta possa causare danno agli animali viene presa assai rapidamente, come dimostra la recentissima Ordinanza del Sindaco Ignazio Marino del 30 giugno u.s. che permette alle botticelle di riprendere servizio quando – nelle giornate di allerta meteo 3 – la temperatura alle 18:00 sia scesa sotto i 35 gradi, annullando così l’unica Ordinanza positiva sul tema del precedente Sindaco Alemanno emanata sulla base di relazioni tecnico-veterinarie. Il primo atto della Giunta quindi non è porre le basi e realizzare quello che era un punto del programma elettorale Marino “il trasferimento delle botticelle nelle ville pubbliche” ma fare un’Ordinanza che va esattamente in direzione contraria”.

 “La lobby dei 42 vetturini è evidentemente più potente degli animalisti  e del 40% delle famiglie romane che vivono con un animale e che appoggiano la battaglia di civiltà che portiamo e porteremo avanti”, concludono amare le associazioni.

Come prima e come sempre SenzaBarcode sta dalla parte di chi vuole tutelare i diritti degli animali e seguiremo attentamente la vicenda, ricordo e non mi stancherò mai di ripeterlo, che era stata presentata una proposta per eliminare definitivamente le botticelle, ma è stata respinta!

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!