Crollano pezzi della scuola di Via Silla. Ignazio Marino pensa alla santificazione dei Papi che, certamente, vorrebbero destinare quei fondi per le scuole. Speriamo in un Bulgari qualsiasi!

Ancora la scuola, ancora una città tutt’altro che a misura di bambino. È assodato che a Roma ci sono dei problemi enormi, mancano i soldi per ogni cosa. Se non fosse per Bulgari che si fa carico della ristrutturazione di Trinità dei Monti, cadrebbe a pezzi pure quella. Ora dobbiamo sperare in un altro magnate o un benefattore che ricostruisca le scuole? E se fosse accaduto come nella scuola di Rivoli? Dove morì un ragazzo!  Giusto tre giorni fa, il ministro Giannini, incontrando la mamma di Vito Scaffidi, aveva annunciato “La sicurezza degli studenti è un diritto sacrosanto”

Intervisterò Stefano Erbaggi questa settimana, il vicepresidente del Municipio XV già fortemente provato dall’acqua all’arsenico.  Di seguito il comunicato stampa da Ottaviani Comunicazioni, ufficio stampa di Erbaggi.

Via Silla, la scuola cade a pezzi. Marino con le mani in mano. Erbaggi: “Crollano laterizi a causa della mancanza di fondi da parte di Roma Capitale”

“L’ultimo, spiacevole episodio è quello del crollo di un laterizio piombato nel bagno della scuola di via Silla. Avrebbe potuto esserci una vittima tra i bambini dell’istituto. Il tutto perché Ignazio Marino, in attesa del Salva-Roma, con l’obiettivo di vedere approvato un bilancio pieno di ‘buchi’, ha pensato bene di tagliare la spesa per l’edilizia scolastica. Una scelta compiuta sulla pelle dei nostri bambini”. Non usa mezzi termini Stefano Erbaggi, Vicepresidente del Municipio XV, che già nei giorni scorsi aveva espresso in Consiglio un’esigenza marcata: “Il Presidente Torquati deve far rispettare le esigenze dei nostri cittadini sia dal Sindaco Marino che da Roma Capitale”.

“Per i bambini, andare a scuola dovrebbe rappresentare un’opportunità per vivere meglio il proprio futuro e non la certezza di vederlo interrotto a causa di una scarsa manutenzione e ad opere di edilizia scolastica non più procrastinabili – prosegue Erbaggi – Marino si sta mettendo da parte i soldi per la santificazione dei due papi, ma forse, dopo la cantonata della pedonalizzazione dei Fori imperiali, sarebbe il caso che responsabilizzasse le uscite di Roma Capitale, rivolgendole non al soddisfacimento dei propri capricci ma alle esigenze dei cittadini”.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

10 thoughts on “La scuola a Roma non ha bisogno di santi, ma di soldi. Via Silla”

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