Sperimentazione animale, Caminiti e Farina Coscioni: appello al commissario europeo Janez Potocnik con l’invio di quasi 13mila firme di scienziati, ricercatori, studenti, cittadini italiani per consentire in italia quello che è permesso nel resto d’europa, una libera ricerca per avanzare la conoscenza e sconfiggere malattie a oggi inguaribili.

Sperimentazione animale Caminiti e Farina Coscioni FENSCARE e Coscioni

Dichiarazione di Roberto Caminiti Professore di Fisiologia della Sapienza e Presidente del Comitato per l’uso degli animali della Federazione delle Società Europee di Neuroscienze (FENS-CARE) e di Maria Antonietta Farina Coscioni Presidente onorario della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

“Nel giro di pochissimi giorni, e senza che l’ iniziativa abbia trovato eco o udienza tra i grandi mezzi di comunicazione, grazie solo a un “tamtam” in una comunità scientifica, tra ricercatori sempre più allarmati per gli ostacoli che vengono frapposti al loro lavoro e cittadini preoccupati per le limitazioni imposte sempre più alla libertà di sperimentazione e ricerca, abbiamo raccolto oltre tredicimila adesioni che verranno consegnate a Janez Potocnik, Commissario Europeo all’Ambiente, il Direttorato che ha curato il lungo e infine condiviso processo che ha prodotto la nuova direttiva EU sull’uso degli animali nella ricerca scientifica.

Chiediamo “semplicemente” che l’Italia consenta e permetta quello che è consentito e permesso in tutti gli altri paesi dell’Unione Europea e che solo una sciagurata campagna frutto di pregiudizio e ignoranza contrabbanda come un qualcosa di inutile e di dannoso: la libertà di ricerca e la sperimentazione sugli animali, già oggi sottoposta a severi vincoli normativi, costituisce un irrinunciabile strumento di lotta contro gravissime malattie, al momento inguaribili, che affliggono migliaia di persone.

Chiediamo che l’Italia recepisca integralmente la direttiva europea. La moratoria di tre anni prevista per l’entrata in vigore degli articoli che la violano nella lettera e nella sostanza (divieto dell’uso degli animali per ricerche su sostanze d’abuso e xenotrapianti) costituisce un puerile escamotage e una palese manifestazione d’irresponsabilità di un ceto politico privo di coraggio e fantasia. Il divieto dell’uso dei primati non umani per la ricerca di base, oggi settore di assoluta eccellenza della ricerca in Italia, malcela l’assenza di un disegno strategico sulla scienza fondamentale nel nostro Paese.

Se il decreto legislativo all’esame al Consiglio dei Ministri verrà approvato migliaia di malati si troverebbero “senza rete” e verrebbero condannati, nel migliore dei casi, a “emigrare” in cerca di cure verso quei paesi dove la libertà di ricerca non è pregiudicata da campagne demagogiche e strumentali. I vincoli imposti alla ricerca di base incentiveranno ulteriormente la fuga dei cervelli, costretti anche loro a “emigrare” in paesi dove il loro lavoro è apprezzato e non ostacolato, con grave perdita e depauperamento per l’Italia, che già tanto poco investe in ricerca scientifica.

Il nostro è un appello alla ragionevolezza e al senso di solidarietà verso coloro che soffrono e hanno bisogno di aiuto e, al contempo, un richiamo al rispetto della Costituzione, che garantisce libertà di ricerca scientifica in Italia.

La consegna delle firme costituisce il primo momento di una campagna di sensibilizzazione e presa di coscienza, un concreto schierarsi a fianco di scienziati, ricercatori, studenti, cittadini e malati oggi abbandonati alle loro sofferenze

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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